venerdì 26 febbraio 2010

EVVIVA GLI ANTIPATICI


Antipatica spesso a me stessa,se potessi tirerei una ciabatta contro il mio grillo parlante,accidenti.
E con la vecchiaia non si migliora ,ahime'.
Dovendomi schierare,allora, scelgo senza ombra di dubbio gli antipatici.
La ragione è solo una:nello schieramento di cui sopra,c'è una percentuale piu' alta di sinceri.
E la sincerità è uno dei rari valori rimasti in piedi,cioe' facilmente individuabili.

Qualcuno disse:' Ormai uno dei valori condivisi rimasti è la colesterolemia.'
Confesso che anche questo valore mi appartiene.
E anche questo, con gli anni non migliora.


giovedì 25 febbraio 2010

APOCALISSE LAMBRO


Accertato il dolo nella fuoriuscita degli 8000 mq cubi di petroli(?) dalle cisterne della Lombardia petroli,l'indagine si fissa sul mondo dei subappalti ,in ordine al progetto faraonico che avrebbe dovuto sostituire la dismessa Lombardia sic.


A noi cosa rimane,se non incrociare le dita.

Nel nostro Adriatico è sempre arrivato di tutto, ad ogni stagione ci stupiamo perche' non è ancora morto.
Sempre agonizzante,mai finito,da almeno trent'anni.

Il colpo di coda di questo inverno difficile eccolo qua.
Dalla 'civile' Lombardia,patria di 'servizi 'e di servitori .

martedì 23 febbraio 2010

QUESTIONI RIPOSANTI




Se chi scrive un po' piu' che la ricetta dei tortellini o l'elenco della spesa sia un Narciso è tema vecchio come il mondo,e pure irrisolto.
Se chi scrive non scriverebbe se fosse piu' felice è questione altrettanto antica.
Se chi è felice scrive ugualmente è da mettere alla prova dei fatti.
Innamorati:scrivi?
Nasce un bambino:scrivi?
Diciamo che puo' accadere.

Che confusione:perche' si scrive?
Carichiamo la dose:
mentre scrivi,se decidi poniamo un tema con una eco fortemente realistica,che cioè rimanda ad un'urgenza della cronaca,quanto ci deve essere di rigidamente documentato e quanto ci puo' essere di liberamente fantastico, follemente immaginifico?
Ovviamente al fine di un discreto utilizzo della faticaccia.
C'è un rispetto che,moralmente,si deve alla verita' di determinati argomenti?
Oppure all' arte è tutto concesso?
Mi verrebbe di rispondere:'purche' arte sia e non ciarpame'
Gia'
Ma chi lo stabilisce?
Il mercato?
La piccola, utopica 'res-publica' dei lettori colti?
Chi l'ha vista in giro?
Diciamo che le cose si fanno cercando di non far del male ad alcuno.
Per il resto, chi vivra' ,vedra'.
Se ne avra' voglia.


domenica 21 febbraio 2010

PROTEGGIAMO I BAMBINI/2-MEDICINA SCOLASTICA




Leggo a pag.83 di un opuscoletto distribuito ieri in edicola(e.3,80) con il 'Corriere della Sera',un piccolo vademecum orientativo,100 domande sulla Riforma scolastica(l'unico materiale di cui dispongo):
d.'Perche' non c'è piu' la figura del medico scolastico?-
r.'..dal momento che i presidi sanitari sono stati aboliti il compito di sorvegliare lo stato di salutre degli studenti è affidato alle ASL
.... il medico competente, che dovrebbe essere assunto dalle scuole-comparendo nei verbali del consiglio di istituto-non esiste nel 65% degli istituti,dal momento che è una spesa che....'
Torno velocemente al tema del post di ieri:i minori che bevono.
Negli ultimi anni ho visto progetti di educazione alla salute che andavano a parare in incontri con personale delle ASL su:temi di sessualita' alimentazione ,qualcosa sul fumo,sporadici, opzionali,colloquiali.
Mai,a Rimini, capitale europea dello sballo,un'azione sistematica ed aggiornata sul tema di cui sopra.Con controlli e dialoghi reali.
Se i minori ridono di noi fanno bene.
Pero', per favore, qualcuno suggerisca loro di non farlo con la bottiglia in mano.


N.B Ricordi:
un'assistenza sanitaria che noi ormai sessantenni abbiamo avuto ,nella scuola,oculata,perbene,rassicurante.
Chi se l'è mangiata, strada facendo?

sabato 20 febbraio 2010

PROTEGGIAMO I BAMBINI




Proteggiamo i bambini che stasera saranno nelle discoteche di Rimini e simili.
So per certo che ce ne saranno e che sara' servito loro di tutto.
Poi sara' merce da cronaca, il giorno dopo.
A tredici anni si è ancora bambini,questo dovrebbe essere una certezza giuridica.
Ho un elenco di nomi di locali che servono orribili misture alcoliche a bambini fino all'alba,ma non ho scoperto granche'.
E' roba vecchia.
Se ne parlo qui, ora,è perche' ne ho avuto occasione.
Proprio questa mattina,ancora.


venerdì 19 febbraio 2010

IL COMANDO AI CAPORALI


La scuola pubblica italiana sta boccheggiando,le ragioni sono note.

Il colpo d'ascia dato dall'istituzione delle autonomie scolastiche attivate in un contesto assolutamente immaturo vede in questi ultrimi mesi i suoi frutti finali .
Strapoteri ai dirigenti, lavoro'sporco' ai vari caporali scelti dai primi,ridotto a consultazioni formali il potere decisionale dei collegi docenti, smantellamento dello'status quo' di diritto(continuita' didattica,valore della formazione,consolidamento di percorsi formativi essenziali e fondanti,riconoscimento di talenti),esasperazione dell'ordine formale,'di tenuta' rispetto all'ordine morale,basato sull'intelligenza,sulla critica e sulla liberta' di intenti.
Un bel polpettone.
La sopravvivenza qua e la' di antichi rigurgiti di dignità,capannelli di ottime persone che di danno onestamente alla loro professione non copre il quadro complessivo.
Credo che non ci sia ritorno.
Forse, addirittura, ho il sospetto che ad avere nostalgie garantiste sia molto peggio.
Cioe',se la storia va in quella direzione, tanto vale riconoscerne il percorso e guardare avanti.
La mia generazione ha vissuto bene la sua stagione,forse è veramente ora che si metta solo a guardare come va a finire.

mercoledì 17 febbraio 2010

ALLEGRO NUCLEARE ANDANTE






Quando al mattino ci si alza verso le sei per essere in ordine con gli impegni del giorno e fuori c'è un grigio compatto se va bene, variegato di acqua a scrosci o di gocce ghiacciate se va male, si vorrebbero notizie morbide,dalla radio accesa.
Invece,mentre il caffe' ribolle e inonda di odore la casa ,la voce suadente del/della cronista ci informa di tragedie,scandali, mali del mondo .
Poi,tra le righe,tra avvisi di garanzia e altri prodotti nostrani , infila una notiziola esotica tanto per gradire:che il presidente Obama ha dato il via al ripotenziamento del piano/nucleare per gli States.
E torna a noi,ma qua scelte del genere non fanno piu' notizia, c'è altro che preme, non ultimo la partecipazione si'/no di Morgan a Sanremo.
Il nucleare avanza? Pare di si', ma nessuno se ne ricorda piu'.
Tanto il mondo finira' ugualmente, e gli 'illuminati' da maghi, santoni, veggenti e simili concordano sul 31 dicembre 2012.
Quindi,che noia parlare di fissione,mutazioni,scorie ineliminabili in millenni, una noia davvero.
Abbiamo bisogno di roba più piccante, per il dopocena.


martedì 16 febbraio 2010

BURLONI


Mi è venuta la malaugurata idea di pensare alla presentazione di un mio libro di storie illustrate che dovra' uscire in Primavera.
Davanti a casa mia c'è una bella scuola elementare e mi sono detta:'perche' no?'
Sarebbe bello,con il parco li' vicino, e le finestre azzurre.
Meglio di un locale privato.
La Direzione affabilissima,si parte.
Poi mi sono insaccata in una sequela di telefonate agli Assessorati Comunali.
Ma chi mi spiega la differenza tra:
Cultura/Pubblica Istruzione/Politiche culturali/Politiche educative/Poltiche giovanili/Eccccc...

No, non ce la posso fare.
Meglio la riva del mare.

lunedì 15 febbraio 2010

SIGNORA PRESIDE,MA DOVE LI BUTTATE?


Accidenti a me,ci sono cascata.
Ho visto il servizio di Riccardo Jacona su Raitre,ore 21,(163/1):

'LA SCUOLA FALLITA'.

Mi sono trovata davanti ad un servizio serissimo sulla scuola italiana,dalla Lombardia alla Sicilia.

La Regione Lombardia fa una politica di distruzione sistematica del sistema scolastico pubblico a favore di quello privato elitario,e questo si sapeva.
La gocciolina che ha fatto traboccare il vaso (ce n 'è sempre una) è stata l'orribile preside di una scuola di Comunione e Liberazione che dissertava sul non-obbligo delle paritarie di inserimento di diversamente abili.Costi alla mano.
Ma dove li buttano?Un' ignorante si chiede.
Poi tutte le famigliole della medio-alta borghesia milanese che affermavano candidamente di non aver mai considerato iscrizioni alla scuola pubblica.
'Rinunciamo ad una vacanza alle Maldive,piuttosto'
Certo, con rette alle paritarie che vanno dai settemila ai diecimila euro, opzioni incluse,per un servizio 'ottimale',laboratori,individuazione di talenti,corsi per piccoli gruppi, certificazioni informatiche.(Cioe',tutto quello che credevamo scontato da anni,come diritto educativo)
E via.
'Bonus-famiglia' a redditi altissimi, per chi sceglie 'liberamente',contro il reddito dei diecimila euro che da accesso a ridicole facilitazioni nel pubblico.
Un Medioevo buio che avanza, una dicotomia di denaro,di qua chi se la puo' pagare, di la' tutti gli altri.Gli stranieri?'E' chiaro che qui si troverebbero a disagio,basti pensare ad una cosa semplice come una festa dicompleanno...'sostiene candidamente una responsabile
E ancora dati, e dati.
Una scuola media di eccellenza scomparsa,non ricostruita.
Chi puo',dirotta verso la paritaria di eccellenza.Gli altri girovagano,si infilano.
Una casalinga che guarda dalla finestra la scuola 'dove si fa l'inglese',consapevole che ai suoi figli
è vietato entrare.
Una sistematica opera di distruzione della scuola pubblica italiana ,quella che ha permesso di arrivare alla laurea, alla dignita' di cittadini anche a noi, figli di nessuno.
Poi la Sicilia.
Due eccellenze ,un Istituto Agrario e un Istituto Nautico di Messina, antiche tradizioni a sbocco occupazionale certo, lasciate a marcire in strutture fatiscenti, in condizioni fuorilegge.
Ragazzi che fanno la spola in aule-bunker, totalmete prive di certificazioni di legge,tutto cade,
tutto transennato.

Ma il servizio era ben costruito perche' ha chiuso con un piccolo 'miracolo all'italiana',le Olimpiadi di matematica tenute a Cesenatico: tra i migliori,una classe di Massa Carrara,guidati da un insegnante semplice ed appassionato.
La Storia va avanti.
Recitera':
'.....i primi anni del terzo millennio videro, in Italia, il crollo del sistema scolastico pubblico ,fiore all'occhiello di una nazione che....... '
Eccetera.

domenica 14 febbraio 2010

POLVEROSI SCAFFALI ANNI NOVANTA


Solo una(a questo punto) provvidenziale forma para-influenzale mi ha permesso di mettere un po'di ordine in tante scartoffie dimenticate da almeno un quindicennio.
Spunta un libro impolveratissimo, un regalo di compleanno degli ormai lontanissimi anni novanta,verso la fine.


MARIA GRAZIA CHERCHI,
'Scompartimento per lettori e taciturni', Un.Ec.Feltrinelli

Dalla prefazione dell'amico Giovanni Giudici:
'...Di noi sapeva tutto,quasi tutto.
niente, quasi niente noi si sapeva di lei.In fondo ci faceva comodo pensare ad un'intelligenza senza problemi.
.......
'Chi m'accompagnera' per campi?-suona un verso di Ungaretti-'A chi telefonero' stamattina?'
....
Rigorosamente laica nel pensiero, aveva in se' ben viva la virtu' cristiana per eccellenza,la Carita' e,insieme ad essa, quella quella pieta' che nasce dal senso comune di una ben vigile ironia.
.......
...era una donna autenticamente italiana:assolutamente negata ad ogni forma di praticità,sapeva essere (e non troppo segretamente)romantica e sentimentale.
Non per nulla aveva scelto per una sua rubrica un titolo un po'pucciniano:'Un po'per celia'
......
Mi accusava di non mangiare e non di rado mi costringeva ad accettare in dono, quando ero solo a Milano,avventurose cibarie.'
........


Il libro raccoglie interviste e recensioni di Maria Grazia Cherchi,gia' fondatrice della rivista 'Quaderni piacentini', editor e consulente di narrativa,giornalista su 'Linus', 'Il Manifesto','Panorama, 'Millelibri' e l'Unita'.
Morta nel 1995.
Prezioso mosaico di una biografia che non puo' essere dimenticata.

sabato 13 febbraio 2010

IL BIANCO IL NERO E L'AZZURRO




'Il bianco ,il nero e l'azzurro.Il gioco e la cura in oncologia pediatrica'.
Dal 13 al 20 febbraio a Bologna al MAMBO,Museo di Arte Moderna ,in collaborazione con
A.G.E.O.P
Che i bambini si riprendano tutti i colori del mondo, che lo imbrattino e lo riscrivano,che esploda la loro speranza.

venerdì 12 febbraio 2010

GENERAZIONE ZETA






La mia generazione,annata cinquantadue,è un esercito di perdenti.
Tutti quellli che ho presente sono degnissime persone(a parte qualche intrallazzone che'tenendo famiglia',si è piazzato in enti locali), con discreti rendiconti privati.
Ma l'onda di quel 'progresso' epocale che pareva spingerci avanti, a costruire nuovi riferimenti,nuove reti e interpretazioni è evidentemente fallita.
Qualcuno ha avuto addirittura figli che hanno disatteso le indicazioni esistenziali date.
Quale fallimento piu' grande di questo.
Siamo come quei detenuti in attesa di giudizio che,nei luoghi, se ne stanno buoni temendo di sbagliare,perche' ormai l'energia è poca,il desiderio di salvare la pelle tanto, e chi fa la voce grossa ha sempre ragione di noi.

Me ne accorgo quando parlo con amiche di vecchissima data che lavorano chi a Venezia, chi
qua in Romagna,chi a Milano.
Dicono tutte.'Che fallimento la nostra generazione'
Poi,dopo due o tre frasi pero' abbiamo la sensazione di un 'ritorno a casa', ci intendiamo a meraviglia,ci è chiaro il giudizio che diamo sul qui,ora e abbiamo piena lucidità di noi.
E' bello,avere vecchi amici che dopo due frasi ti riconoscono e che ti hanno nel cuore, che fanno il tifo per te.
Solo,ce ne stiamo cosi'
Come d'autunno/sugli alberi le foglie.


mercoledì 10 febbraio 2010

STAZIONI FERROVIARIE







L'uscita di 'La stazione di Bologna:un viaggio lungo un secolo e mezzo', di Renzo Pocaterra per Minerva mi da occasione di scrivere qualcosa di stazioni ferroviarie.
Scorrendo velocemente la memoria ,ecco le tre che ricordo con piu' vivida simpatia.

La stazione di Bologna, ovviamente.
Grumo di storia,personale e collettiva,luogo denso di umori e di simboli,centro nevralgico dell'Italia e 'Ombelicus mundi'.
Le sue ferite,la piu' grande, l'ultima,segnata da quell'orologio fermo alle 10,25 del 2 Agosto 1980.
Il retrogusto ostinato di civismo che permane,duro da abbattere.
Il ricordo di un portafoglio che mi fu reso intatto,un volta che lo smarrii, da una barista del bar centrale,anno 1979.

La 'Gare du Lion',la stazione di Parigi.
Ci sono arrivata solo tre volte.
Quanto basta per perdermi nel ricordo dell'odore di burro caldo di cui sono infarcite le brioches,un'allegria tutto intorno che si respira ,un'ebrezza, un'idea del bel vivere.
Fantasticherie?
Puo' essere,ma appena tocchi la stazione centrale di Parigi ti senti cittadina del mondo.
Dopo Bologna,viene Parigi.


La stazioncina di Dobbiaco,paese della Valpusteria.
Di tutte le stazioni di montagna è quella che ricordo meglio.Ben tenuta, con un piglio austriacante,lucidatissima da una mano nascosta che poi(ultimi anni ottanta)scoprii essere un capostazione amante delle piante grasse.
Di cui aveva invaso la stazione, con un irresistibile pollice verde.
Le lunghe scarrozzate delle vacanze in montagna, a respirare la Valpusteria,su fino al confine austriaco,largo e freddo,scintillante di ciotole fiorite.
Le stazioni ferroviarie,luoghi veri del vivere viandante,simpatia,salotti di comunicazione.
Prima della paura stralunata che tutto ha invaso, trasformandole nell'immaginario collettivo in brutti luoghi a rischio salute.



martedì 9 febbraio 2010

DI FRANCO BASAGLIA IN PRIMA SERATA


Vista su Raiuno la 'fiction' su Franco Basaglia.


Non voglio discorrere dello specifico,non ne ho autorevolezza.


Vorrei solo vagheggiare di quel coraggio, di quella irrefrenabile 'pietas' che si è fatta punto di riferimento, pietra miliare.
Discutibile negli esiti che seguirono, come si discute quando si è al mondo.
Ma sublime nell'esperienza,nei fatti,indicazione di un'utopia.
Ma forse, i matti, quelli veri,nella loro tragica alterita',sono assai piu' semplici degli 'pseudo-sani'.

Assai piu' inermi,gigli di campo,semidei davvero, come si ostinava a ripetere un personaggio.


lunedì 8 febbraio 2010

PUNTO E VIRGOLA




La creatività non è acqua.
Chi non ne è dotato da madrenatura si ingiallisce ad infierire contro chi ce l'ha.
Chi finge di averla si infila dove puo' e scopiazza dove puo'.
Si deve pur campare, e chi tiene famiglia, o anche chi famiglia non la tiene, per forza di cose, starnazza .
Per starnazzare nei luoghi doverosi bastano ormai due o tre leggine elementari.
Il teorema di Pitagora?
Roba da intellettuali raffinati.
Basta saper dire:'due piu' due fa quattro' con la voce grosa e la rispettabilita' è garantita.



Alcune persone della mia citta', Rimini,se ne sono andate dalla scena in un silenzio discreto,nessuno le nomina piu'.
Uno storico illustre, il professor Liliano Faenza, un mio parente, il professor Carlo A. Balducci,un'amica critica d'arte,M.G.Torri.
Tanti altri ancora.
Forse esiste un paradiso delle persone discrete,sensibili, colte,rispettose di se' e degli altri.
Un bel paradiso in cui ruscelli di latte e miele, e fresche ombre verdi e acque limpide ristorano i giusti.
Dove le idee belle corrono come fontanelle zampillanti .In cui ci si diverta per il bel vivere.

Afflato misticheggiante?
Che vorrebbe dire l'ultima spiaggia del perdente.
Forse.


Intanto, fuor di misticismo,è divertente fare la caricatura di questi soggetti non creativi, ottusi quanto basta, un po' bruttini.
Mi è capitato di vedere una satira televisiva,nella persona di Antonio Albanese che mima 'il professore'.
Grandioso.
Signor Albanese,vediamoci, che ci facciamo su due risate.
Ho un elenco 'creativo' di personaggi da sottoporle.
In fondo, questa è pur sempre la terra di Fellini.
Che da vivo qua era un povero 'pataca', e da morto è diventato un 'business'
(Bissinesse,per dirla locale,pari pari)

domenica 7 febbraio 2010

STRA-FATTI DI 'LEGGE'




Una signora di mia conoscenza,carissima amica di famiglia,anni ottantaquattro,elegante perbene ed acculturata si trova un attimo distratta su di un bus di linea,nella fretta ha dimenticato l'abbonamento alle linee cittadine.
Viene fermata bruscamente da due 'controllori' che esibendo una 'esse' romagnola doc e l'occhio torvo le ingiungono di scendere,la fanno rimanere per un'ora in una tabaccheria al freddo per fare i debiti controlli.
Lei sa il suo, e controbatte,autocertificando il suo abbonamento.
Non è creduta, il meccanismo avanza inesorabile, la legge è 'uguale' per tutti.
L'episodio le mette disordine negli impegni, le crea ansia e voglia di dire.
Mi racconta,spero racconti poi anche lei, in qualche canale degno.

Ma quale canale di provincia è degno?
Fatti e misfatti sono fuori controllo.
Chi controlla i controllori?
La signora in questione ha dalla sua un ottimo possesso della lingua,ma se fosse stata una poveretta,chi se ne sarebbe accorto?
Fossero stati un po' intelligenti,i due 'controllori' le avrebbero almeno offerto un caffe'magari intrattenendola con leggerezza.
Ma l'ironia è molto,molto pericolosa,specie in tempi di illegalita' praticata in massa sulle linee urbane,con il ghiaccio che incrosta i marciapiedi e i cervelli.
E poi, si sa come vanno queste cose.
Si sa,eccome.

sabato 6 febbraio 2010

BENVENUTA VIRGINIA




Alle diciotto e trenta di oggi pomeriggio è venuta al mondo Virginia, una mia parente.
Benvenuta al mondo,Virginia.
Avrai venti anni nel duemilaetrenta .
Che il tempo per te sia buono.
Ti auguro una bella vita.
A te e ai tuoi coetanei,perche' ne ho visti in giro parecchi in questi giorni.
Chissa' cosa ci preparerete.
Siamo tutti curiosi.

venerdì 5 febbraio 2010

DATECI UN BUON 'SERIAL'




Suggerimenti a reti unificate per i produttori di 'serial'.
Primo, capiscano che l'utente medio non ne puo' piu' , in prima serata ,di portarsi sulle spalle tutte le storture del mondo.
Masochisti un po' va bene ma anche allegramente beoti a buttar giu' malaffari e politichese e facce sempre quelle:basta.
Abbiamo bisogno di un 'serial'che ci tiri su il morale e ci concilii con il mondo.
Qualcosa di epocale.
Scioglibile in almeno cento puntate,tanto per cominciare.
Parte prima,ciack si gira.
Ingredienti suggeriti :
Facce belle ma non troppo,altrimenti va a monte l'identificazione popolare.
Un po' di dolori ma non fino all'acume insopportablie, altrimenti va a monte il beneficio della sublimazione.
(Pochi morti,e mai il protagonista principale,per esempio,destabilizza).
Paesaggi 'della porta accanto',meglio se una buona periferia,è piu' nuova della citta' e ha un pizzico di mistero in piu'
Ironia possibilmente ,ma anche pathos:inconciliabili?
Ma va.
Basta un occhio un attimo attento sulla vita reale, assai piu' ricca di ingredienti di qualsiasi 'fiction'
Ma i produttori si improvvisano o qualche po' di talento ce l'hanno?
Allora, coraggio, al lavoro per un 'serial' che ci distragga,risollevi,dia coraggio e rinfreschi un po' la mente.
Di cui si possa scrivere, il giorno dopo, o parlare all'angolo di strada, con il primo sconosciuto che si incontra,in buona chiacchierata .




mercoledì 3 febbraio 2010

GLI AMICI DI GIORGIO


Trovato chi ha ucciso Giorgio , il quindicenne studente di un liceo artistico di Torino di origine rumena.
Due quasi coetanei,cercati nei giorni forsennati del dopo-omicidio dagli amici di Giorgio, che crescevano di numero, si moltiplicavano in un tam-tam disperato,nella voglia di vendetta.
Adolescenti al macero, lasciati a cuocere marginalita' e pulsioni elementari.
Un mondo privo di luoghi.
No la scuola,no la parrocchia,no il gruppo politico,no la citta'.
Dove vanno.
I piu' fortunati sgambettano nelle societa' sportive dilettanti,i meno crescono nell'odio.
Odiano tutto,all'occasione.
Uno sgarbo oppure uno sguardo,un'ombra o una sigaretta,poco importa l'accidente.
Occhi privi di anima.
Riescono a camuffare malamente le zuffe degli adulti,proiettano le dinamiche da 'grande fratello' ovunque ma a muso duro.
Le femmine,se picchiano,si trasformano in piccole vipere dalla lingua appuntita, le fisionomie contratte.
Ne ho viste.
Neppure figli di un dio minore,neppure parenti lontani di divinita' da sottobosco urbano,imparentati solo con se stessi, con il proprio ombelico cattivo.

martedì 2 febbraio 2010

SI VA


Sto in mezzo ad una fiumana di viaggiatori.
Vanno di qua,poi tornano.
Vanno di la' poi ripartono.
Stanno un paio di giorni poi devono fare un salto la'.
Si fermano una settimana,ma verso giovedi' organizzano una puntatina giu'.
Poi per rifarsi la bocca ,se non è andata un granche',potendo,si ritagliano uno spazietto su.
Cosi' è.
Il mondo è bello tutto quanto, da gustare ,assaporare 'a la carte',con dessert di frutta o caramello.
Il viaggio è bello,prima o poi mi rifaro' anch'io del tempo perduto a non viaggiare.
Per ora, momentaneamente,mi alleno a fare il cartello indicatore , sono rimasta accidentalmente incastrata qua,tra la via Emilia e il West.
Pardon,tra il parco Briolini e Via del fante.
(ironia della sorte, dopo aver blaterato di pace, guarda che via mi tocca piantonare )