venerdì 28 agosto 2009

A SCUOLA DA GALILEO


Avessi avuto il cervello giusto avrei studiato la fisica.
Me ne è rimasta una nostalgia da somarella, avevo cinque in matematica e in fisica neppure mi ricordo.
Pero' ogni volta che accendo la chiacchiera con qualcuno che ne sa un po' mi torna la nostalgia.
Riflettevo sul principio di inerzia di Galileo con un collega che sta-tra l'altro-anche per diventare babbo.
Auguri a lui e a tutte le tribu' dei nuovi nati.
''Un oggetto sul quale non agiscano forze-o nel caso le risultante delle forze sia nulla- mantiene il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme'
Da qui ,dopo cento anni, le leggi di Newton.
Il principio di inerzia mi pare un ottimo spunto di riflessione,lo chiamerei piuttosto, simbolicamnte,'principio di resistenza'.
Cioe',trovo che il concetto di dosaggio razionale delle energie sia necessario per 'galleggiare' a modo nel baillame contemporaneo.
Deve esistere un sistema in virtu' del quale valori,convincimenti e acquisizioni dati 'rimangono',si mantengono,resistono.
Perche' in effetti disperdere energie a rincorrere le particelle della cronaca,il furoreggiare degli eventi e dei rumori,le pseudo-convinzioni altrui è distruttivo.
Conservazione?
No,intanto respiro.
'No comment' denso di ignavia?
No, solo riposo.
L'inerzia è uno stato attivo,in fondo.