lunedì 10 maggio 2010

LETTERA APERTA AD UNA MAMMA


Cara mamma di una ragazza di quinta superiore,


ti scrivo perche' ti vedo da diverse volte in affanno,mentre vai ai colloqui con i prof di tua figlia,che deve dare la maturita',come tanti altri suoi coetanei,del resto.
Hai un linguaggio discreto,un incedere volitivo,un 'look'giusto,di donna che sa il suo.
Non possiamo catalogarti tra le 'mamme-con-gippone',caricatura di una sequela di mamme tristemente nota:muso duro,sigaretta,pronte alla lotta per garantire il territorio alla 'creatura'.
Sei in modo accorato preoccupata per tua figlia.
Che studia poco.
Che marina talvolta la scuola e non te lo dice.
Che ti sfugge,mentre studi con lei materie tecniche, fino alle due di notte.
I prof lo devono sapere, che tu segui tua figlia con volonta' e discernimento, che stai facendo di tutto perche' la ragazza superi questa prova, e vada verso la vita adulta.
Forse a lavorare nell'azienda di famiglia,tu lo vorresti, ma non importa.
Tu ci sei.
Del babbo non so,non compare,sicuramente c'è anche lui,siete una famiglia.
Vorrei dirti tante cose,ma non so da che parte cominciare.
Il mio linguaggio spesso è incongruo,refrattario,un poco ostile,quando intuisco in sintesi.
Vorrei essere capace di fare i tuoi conti,invece so solo indicare sogni.
Una sola cosa puo' essere chiara ad entrambe:ogni individuo ha la sua strada,e deve giocare la sua liberta'.
Cara mamma qualunque:pensa un attimo a te,divieni per favore un personaggio.
Guarda la tua ragazza da un altro pianeta.
Poi,piano piano, lasciala andare.

2 commenti:

narda ha detto...

Mi piace questo tuo scritto di cui solo alni segni di punteggiatura condivido. Mi pare, da madre, che tu sappia ben leggere nella mente di una figlia. Forsi ti ricordi come sei statu tu, figlia adolescente? Io mi ricordo.

anna rosa balducci ha detto...

NARDA

Sono stata figlia e sono mamma.
Crocevia fatale.
Abbraccio