giovedì 11 settembre 2008

NOI SIAM COME LE LUCCIOLE


Noi siam come le lucciole, viviamo nelle tenebre....
Cerco di parlare di scuola, non di case chiuse,perche' della prima so qualcosa, delle seconde nulla,solo letteratura.
Oddio, una casa chiusa è anche un po' la Scuola,messe cosi' le cose.
Scusate, ma ne ho viste e sentite troppe ,credevo che in cinquant'anni si sarebbero fatti dei progressi,
Vorrei dire una cosa intelligente,non mi riesce.
Forse una si'.
Assenza di memoria,ecco.
Prendiamo l'istruzione primaria,che accanto a quella materna-infantile faceva di diverse zone d'Italia gemme preziose, punto di riferimento per l'Europa.
Cito sempre, a proposito,gli splendidi asili emiliani ,meta di ' pellegrinaggi' di equipe psico-pedagogiche del nordeuropa.
Prendiamo i 'quaderni' che circolavano sull'informazione nei licei della nostra giovinezza.
E i progetti di amicizie e solidarieta' tra colleghi che facevano nascere avventure educative fino a tutti gli anni novanta.
Prendiamo anche i solitari, silenziosi professionisti,carichi di competenze e di conoscenze che sono passati,hanno dato il meglio di se' e adesso fanno i pensionati .
Abitanti della provincia del mondo,studiosi e seri.
Formatori veri.
Mia figlia fa ancora gli auguri di compleanno alla sua insegnante di lettere delle Medie.
E gli insegnanti- autori-ricordo una Fiera del Libro per ragazzi di Bologna,metà anni ottanta, che mi accolse un racconto sull'infanzia/adolescenza,'Il cortile del susino'.
Dei Ministri pasticcioni si possono fare polpette, se si ha l'aria per respirare.
Poi,hanno cominciato invece ,costoro, i Ministri, a troneggiare.
L'ovvieta' a campeggiare.
L'aria bassa a farsi caligine.
Passerelle si', passerelle no, obbligo un po', soldi zero, tagli, tagli, tagli,soldi sprecati in buchi neri-v.il buco nero del disagio,su cui hanno mangiato eserciti di maneggioni,poveretti, tutti teniamo famiglia-
Ognuno che arriva la spara piu' grossa .
Diffidare di chi dice:'Io vi prometto!!!! Io cambiero' tutto!!!-
Diffidare.
Il problema è andare a salvare dalla discarica la memoria ,il costruito, il buon manufatto,quello che dal basso,dalla vita si è buttato li',nei corridoi,tra le pareti scalcinate,sugli autobus traballanti,nelle simpatie e diffidenze reciproche,nella fatica dell'impegno non svenduto..
Ce n 'è stato tanto.
La storia non si butta via,altrimenti, come le lucciole, ci mettono sotto al bicchiere di vetro per farci cuocere nell'estenuazione..

3 commenti:

utilizerapagain ha detto...

Quali emozioni risvegli nei tuoi post.
Mi piaci quando racconti della tua vita privata: tua madre Lidia, tuo suocero Giuseppe.
Ricordi che tua figlia ancora fa gli auguri agli insegnanti: gran brava figliola. I miei insegnanti non ci sono piu'. Con loro ho avuto sempre ottimi rapporti, anche da lontano: loro in Toscana, io in Sardegna. E i bidelli? Erano i nostri complici quando qualche volta si era un po' esuberanti.
Mi hai commosso.
Grazie.
Vale

Anonimo ha detto...

cara Anna Rosa, adesso i ministri spadroneggiano perché vogliono solo catturare l'attenzione dei media. Ogni giorno fanno a gara a chi la spara più grossa.
Anch'io non dimentico alcuni dei miei insegnanti che sono stati degli educatori e dei maestri.
Buona serata
Fino

Anna Rosa Balducci ha detto...

Pier Luigi e Fino, grazie del passaggio.
buona domenica
Anna Rosa