domenica 15 giugno 2008
MALINCONIE DEPISTATE
Ma tu guarda se alla mia età,invece di cercarmi un po' di allegria, dovevo stare inchiodata ieri fino all'una di notte-considerato che di televisione ne consumo di norma pochissima- a vedermi 'Blu notte' di Lucarelli sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.
Maledetta forma influenzale che mi ha beccato in questa estate strampalata, regalandomi qualche linea di febbre e costringendomi per un paio di giorni tra divano e tisane di ogni tipo.
Quella trasmissine non dovevo guardarla.
E anche se tutti a casa mia dicono-Ma non lo sapevi?-
Mi viene di pensare:'Si', lo sapevo, ma c'è sempre, sulle cose, l'attimo dell'illuminazione'.
Il treno ha fischiato,direbbe Pirandello.
Strage alla stazione di Bologna, 2 Agosto 1980.
Quella stazione.
Quella mattina.
I tam-tam delle notizie.
Tu c'eri ieri sera, io dovevo esserci stamattina, ci sono passata mezz'ora prima.
E Bologna.
Bologna la splendida,Bologna l'altruista,Bologna la civile.
Efficiente e diretta, unanime e chiara, nel prestare i soccorsi.
E dopo.
Dopo, quando si arrivava li', e si passava davanti a quella ferita, un buco allo stomaco,un orrore che veniva dal cuore della terra,un silenzio pesante,ma anche una vampata di orgoglio sotterraneo per tutta quella dignità che si era espressa in quell'occasione.
Poi, il balletto delle indagini, descritto con pedissequa, analitica chiarezza nella trasmissione.
Depistaggi mai chiariti,reti intricate di depistaggi.
Baroni incappucciati, logge,servizi segreti anche dietro la sentenza finale.
Anche quest'anno l'Associazione dei familiari delle vittime lo dirà nel Piazzale della stazione, davanti a quell'orologio fermo su quelle dieci e venticinque:rendeteci giustizia.
Ma i signori incappucciati in realtà erano gia' stati sconfitti quella mattina ,per quello che ricordo,schiacciati come vermi da tutta quella dignità,ecco cosa penso oggi, di domenica mattina,ventotto anni dopo.
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