lunedì 22 ottobre 2007

CAFFE' D'ORZO


Consumo litri di caffe' d'orzo.

Al mattino,dopo la insostituibile tazzina di caffe',necessaria per iniziare la giornata,se non per altro, per l'odore che diffonde per la casa, da il via, mette voglia di cominciare.E cominciare è sempre faticoso, ci si chiede chi ce lo fa fare, di buttarci nella mischia,di andare in giro a vender aria fritta, quando si avrebbe voglia di contare solo su due o tre cose essenziali.Respirare, scrivere,starsene in pace....

Appena arrivo a scuola, al bar d'istituto,se sono in orario, sono salva, sono riuscita a sopravvivere alla gimkana infernale di auto, motorini, mezzi pesanti,ho sistemato la bicicletta e sono dentro un edificio.Non penso troppo, non vado per il sottile, non è richiesto,mi dirigo dal barista e gli dico'Un caffe' d'orzo,per favore' Talvolta, se c'e' l'attimo di troppo, con qualche commento sull'intestino irritabile.

Poi alla ricreazione , me lo porto dietro nel thermos,rimane caldo ,è tassativo che non si possano mollare le classi urlanti, neppure per un improvviso calo degli zuccheri, e allora tanto vale organizzarsi. Bisogna stare li', a 'tenerli', che non si uccidano, non si sbranino,non distruggano tutto. Raramente stanno quieti, e allora l'orzo caldo è un lusso,sbircio il giornale,guardo di straforo se ho messaggi sul cellulare, guardo fuori dalla finestra, agli orti che mi danno il segnale delle stagioni.

Spesso anche al pomeriggio, prima di riappropriarmi della casa, del mare qua vicino, delle mie scritture.

AH! L'orzo!!.Meglio se accompagnato da un cucchiaio di miele.

Si chiama Orzo anche il mio cane, e se solo se lo immaginasse,lui, che magari vorrebbe chiamarsi'Sansone'.

E' un meticcio con lo sguardo dolce e mediterraneo, leggermente strabico,bianco e marrone, un po' mitomane, sfida a suo rischio i pitbull e i lupi, è un po' asociale, si crede chissachi.

Ma si mantiene bene, nonostante tutto.


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