sabato 6 agosto 2011

LA CASA IN COLLINA


Un 'giovane' con la testa di un poverocristo sfatto da una vita di 'obbedienza',esaltando su di un quotidiano locale riminese l'ultima trovata,detta dei 'Nove bar'(nel nome la sostanza della cosa),consigliava i residenti desiderosi di dormire la notte di trasferirsi in collina.
Il'must' del divertimentificio plasticato e alcolico è religione:ma cosa ci avranno messo nei drink,se con due euro,in detta 'Nove bar', se ne potevano prendere a go-go, non importava carta d'identità,bastava la parola?
Forse alcol etilico,colorante e zucchero,il massimo per il fegato e le cellule nervose.
Loro hanno bisogno di trasgredire,e sulla trasgressione non si discute.
Ci credo,poveretti,a testa bassa da quando sono nati,sempre 'gnorsi',bisognera' pure che facciano il botto in branco.
Torniamo alla 'casa in collina'.
Il nostro,bigotto e 'perbene' quanto forse basta a mamma',aggiungeva che parte del ricavato dell'iniziativa sara' -addirittura-devoluto a beneficenza.
E con la 'beneficenza' si salva tutto,capra,cavoli e pure la merenda.

Allora gli ho chiesto,sullo stesso quotidiano,se per cortesia ,per caso,per pieta' posso usufruire di detta 'beneficenza'.
Per la casa in collina,ahime', insufficiente di sicuro.
Magari utile per organizzare una merenda 'trasgressiva' a casa mia.
Ho del materiale inedito nel cassetto.
Trasgressivissimo.

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