lunedì 18 gennaio 2010

QUALE FUTURO/2


Famiglie allargate al profilo del nostro futuro.
Vediamo che il modello mononucleare, ordine e sostegno obiettivo e caposaldo dell'eta' romantica e di quella post-decadente, conclamato da papi e re, è finito.
Pulsa all'orizzonte un sistema di tutele che partano da necessita' e bisogni reali.
Non piu' lunghe teorie di amori romantici/infranti,ma il riconoscimento dell'utile anche nella sfera affettiva.
Utile cioe' indispensabile a vivere,che poi significa farsi compagnia e procreare,nei limiti del possibile.
Vediamo saltati gli schemi morali del 'per sempre'.
I giovani sono talmente indifesi e traballanti che ,mirando all'autoprotezione, pensano in termini di eterno presente, eterna gioventu',eterno precariato.
Quello che spuntera' dal futuro non lontano sara' presumibilmente una formula tipo 'famiglia-allargata', tipo 'kibbutz',dove momenti collettivi saranno garantiti da patti di tutela dignitosi e necessari sul territorio.
Penso ai tanti vecchi dell'immediato futuro-anche noi quasi sessantenni i primi vecchi 'nuovi' del terzo millennio-:ci faremo compagnia in modi e tempi adatti, e andra' come andra'.
Ma chi si appresta a iniziare una vita adulta dovra' tener conto dell'impossibilità di una costruzione familiare ormai obsoleta.
E' inutile avere rimpianti,questa è la realta':ce lo diciamo quasi sempre,appena riusciamo a parlarcene con lealta'.
Chi dice cose diverse canta una litania ideologica o retorica a suo uso e consumo .
Coraggio comunque, domani è sempre un altro giorno.

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