martedì 15 dicembre 2009

IL PAESE DELLE PRUGNE VERDI




Lo sto leggendo,ma male,tra le tante cose.
Cosi' torno sulle frasi, perche' mi sfuggono,le ripeto mentalmente per afferrarle.
E' una scritura lontana dal rumore che ci circonda,è la scrittura della liberta' violata, della carne dolente nel macello storico della dittatura.
'Questa' dittatura era quella subita da un gruppo di giovani di etnia tedesca nella Romania di Ceausescu.
Scrittura a tratti surreale e poeticissima.
Herta Muller,'Il paese delle prugne versi':un libro da ri-leggere dopo che si è letto.
Keller Editore,piccolo coraggioso artigiano di Rovereto(Trento) ha avuto 'naso' e si sono insieme beccati il Premio Nobel per la letteratura 2009.
E pensare che Herta aveva avuto successo in Irlanda(terra di letterati 'nature')ma pochissimo in Italia.
E pensare che l'Editore Keller andava in giro con il suo camioncino, a promuoversi ,con badget di al massimo mille copie per volta, tanto per non rischiare.
Ora il piccolo libro ,modestissimo nella veste editoriale, compare nelle librerie,naturalmente,con la sua bella fascetta in evidenza:'Nobel per la letteratura 2009, ma credo che senza il tam-tam del Nobel sarebe rimasto ignorato qua da noi.
Mi cattura anche l'idea del piccolo editore di Rovereto:Rovereto è una cittadina che conoscevo benissimo,avendoci lavorato:ne ricordo la piazza e le strade dedicate al filosofo Rosmini,le viuzze del centro storico che andavano a sciogliersi tra le prime avvisaglie di Alpi.
Terra maciullata dalla Prima grande guerra.
Cittadina che ha subito,negli anni, le devastazioni del traffico e dello straniamento,ma con qualche sacca di resistenza,credo.
Complimenti all'Editore Keller.
Ritornero' a parlare di questo piccolo libro per me ora difficile,fraterno e duro.

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