domenica 23 agosto 2009

PAROLE SEPOLTE


Le parole sono armi.
Pietre e mattoni, cemento del mondo.
Con le parole si costruisce e si distrugge, si fanno le guerre e si costruiscono palazzi di pace.
Gutturali e ridicole, bieche e facinosrose,calvalcano l'oscenità.
Le ultime frasi oscene sulla morte dei poveri migranti corrono in questa estate scialba,recessiva,carica di 'eventi' idioti che non hanno risanato neppure le tasche dei 'poveri' operatori turistici .
Il mare piange i suoi morti, lui solo sa che cosa contiene nel fondo.
Parole non dette, speranze troncate, desideri.,il futuro che avanza inesorabile
Morire in mare è degli eroi.
Giovani eroi sono affondati ancora nel nostro Mediterraneo e i loro corpi cantano la vendetta su questa nostra civilta' boccheggiante.
Giovani eroi che prima o poi ritorneranno, in una nemesi doverosa, a bussare alle nostre porte .
Amo il mare perche' tutto abbraccia,capace di silenzi e di collere improvvise e grandi.
Vorrei che dal mare fiorissero parole giuste,come un canto di pieta'.
Ma rimangono nel fondale, si insinuano discrete nelle risacche,tacciono di vergogna.



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