Suggerisco la lettura, tra i tanti di Rosetta Loy, -una delle voci italiane femminili piu' capaci e dignitose , (anche lei nel dimenticatoio?)-di 'La parola ebreo'.
Fedele alla sua tecnica 'intima', apre per spiragli che si attanagliano al problema e non lo mollano, secondo i modi del 'romanzo di formazione' ma fedelissima alla verita' storiografica.
Una bambina che vive a cavallo del famigerato periodo delle leggi razziali apre la sua coscienza e la sua esperienza sensibile alla parola' ebreo'.
Senza remore, senza infingimenti, con curiosita' infantile,sul crinale del rischio, come è sempre rischiosa la verita'.
Insinuandosi nelle pieghe di un vissuto mai dato per scontato,'vede' la sua contemporaneita', la riporta al nostro presente,ne esce un quadro inquietante e dei tempi e di quella diplomazia vaticana che, nella persona di Pio XII, non seppe opporsi al nazismo.
Lascia interdetti davanti al grande quesito storico, al 'perche' tanto,interroga la coscienza, turba i sonni beati, va diritto al nervo della tolleraza, ma soprattutto di 'quella' intolleranza folle.
ROSETTA LOY,
'La parola ebreo ,Einaudi
*nella foto, Rosetta Loy
2 commenti:
Bellissimo libro. Grandissimo consiglio.
Come sempre e' un piacere leggere i tuoi post.
Vale
PIER LUIGI
Rosetta Loy è una bella persona, oltreche' una buona scrittrice,peccato la si conosca poco.
Affronta qui il tema detto in un modo sconcertante per verità e onesta'
Grazie del passaggio
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