venerdì 19 settembre 2008

LA VIE EN ROSE




Riesumo da un cassetto la voce struggente di Edit Piaf, mia prediletta.
Sono qua nella provincia del mondo,nel grigio-cemento della costa adriatica del dopo-estate 2008.
Dopo le notti colorate, dopo le feste borghigiane, rimangono le enormi gru metalliche,contro il mare domestico.
Grigio cemento, grigio settembre,grigio pioggia,ma la'vie en rose'', anche qua,nell'immagine romantica, ormai, di una 'rive-gauche' reperto da museo, vecchia Europa per vecchie signore.
Meraviglia di un tavolino, sulla rive-gauche, poterci essere.
Luogo della mente,non piu' reale.
Canto di amori e di morti,mentre la città compie i suoi riti.
Ci sono immagini della memoria che stanno contro il tempo,hanno una loro autonomia.
Reperti da museo,pezzi da vetrina ,buone cose di pessimo gusto.


Mi chiedo dove stia ,attualmente, l'energia vitale, il motore del futuro.
Mi viene in mente un piccolo elenco:
in prima linea i marginali.
Per esempio, quelli che a scuola hanno qualche 'disturbo'.
Io so per certo che le potenzialità cognitive dei ' diversamente abili' sono bombe inesplose.
Del resto, un grande ' diversamente abile', Stephen Hawikngs ,è l'Einstein dei nostri tempi.
Poi il nuovo meticciato acculturato e dignitoso,un dato di natura, va da se' che le confusioni organiche generano forza.
E per terzo, i bambini.
Quanti ne ho visti nascere, negli ultimi mesi.
Attorno avevo il coro, la lunga litania dei malati di cancro, quasi una epidemia dolosa-nel senso di colpevole- e accanto un fiorire di nascite.
Fidarsi dei giovani genitori?
Ma va,neanche per sogno.
Pero' tra quegli occhioni sgranati,meravigliosamente aperti al mondo e ai tempi, ci sono le carte dei primi cinquant'anni del primo secolo del terzo millennio.


Si', la vie en rose'.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io amo molto "la vie en rose" della Piaf. Il grigio di questi giorni, a Rimini, sottolinea questa dualità, questa schizofrenia di tutta la Riviera (e certo di tutte le zone turistiche). Io la vivo da 50 anni e non mi sono ancora abituata. E' come traslocare due volte all'anno. E poi ci chiediamo perché siamo tutti un po' pazzi e depressi e andiamo dietro al garbino...
Per fortuna ci sono bambini che, nonostante tutto, nascono e che sgranano i loro occhioni verso il futuro... Spérém bén!?
Cristella

Anonimo ha detto...

Eppure non si deve e non si può sperare per il meglio. Ci si rafforza anche nel non voler mollare.
luigi

Anna Rosa Balducci ha detto...

Cristella
Sono tempi difficili,la Riviera li segna a suo modo.
Luigi (Gobettiano)
Grazie della 'dritta'.
Si,non mollare .
Saluti a tutti,domani ricomincia la settimana.

Anonimo ha detto...

Ho visto ieri il film... Che voce straordinaria e che vita sfortunata. Giulia