domenica 31 agosto 2008

TRIBU' CHE NON BALLANO


Mai come durante l'estate 2008 ho visto scarseggiare aggregazioni all'aperto di ballerini.
Quando vedevo gente che ballava,i ballabili romagnoli o altro,all'aperto sotto la luce della luna o di pochi lampioni, sulle terrazze delle pensioncine o davanti ai bar, mi ricordavo sempre della mia nonna paterna.
La nonna Pia, di cui ho poi tanto parlato,rimasta vedova a ventisette anni, personaggio eroico come solo certe donne del primo Novecento sapevano esserlo,fedele al marito per sempre,aveva allevato due figli maschi con coraggio e dignità.
La sua figura comunicava pulizia e qualcosa di selvatico.
Bene, da giovinetta la nonna Pia era una gran ballerina.
Quando ero bambina mi raccontava che piu' di una volta era scappata di casa, alla sera, per andare a ballare nelle aie dei vicini,perche' amava i walzer , e tutto il ballabile.
Mi raccontava questo ed altro.
Dicevo, mai come in questa estate 2008 ho visto languire i balli all'aperto,qua attorno-
Niente sulle terraze delle pensioncine, niente davanti ai bar, niente nei cortili.
Solo un centro sociale per anziani ci ha provato, come d'usanza ,ma meno del solito.
Aggregazioni di massa, notti stravolte, fideismi di diversi colori, 'querelle' su progetti piu' onirici che reali.
Il ballo,all'aperto, zero.
Se il regista Monicelli dice da Venezia che l' Italia è un paese triste,dove, tra l'altro, neppure si balla piu', devo aggiungere che concordo.
Forse nel chiuso delle palestre, nei corsi a pagamento, nelle sedute psicoterapiche per disagiati ci sara' chi provvedera' al recupero.
Tempo di recuperi, pesantemente incombenti sulle nostre tasche.
Non era meglio pensarci prima?

6 commenti:

Hotel Negresco Cattolica ha detto...

Questo articolo cade proprio a pennello in un periodo in cui, nell'albergo in cui lavoro, diversi clienti anziani si lamentano della mancanza di balere, specialmente quelle all'aperto.
L'ultima qui a Cattolica ha chiuso i battenti due anni fa.
Ripetiamo alla gente che non vanno più di moda, eppure ogni anno ci sono tanti "vecchiarelli" che riempirebbero i locali più delle discoteche.
Mah.

N.B.: riguardo alla mancanza di animazione e musica in bar e pensioni, molto è colpa della siae, che per mettere sue due canzoni di 30 anni fa chiede delle cifre davvero esorbitanti..: )

Anna Rosa Balducci ha detto...

Bene, sono ufficialmente dalla parte dei vecchierelli che chiedono balere.Ah!!!Che bellezza!!!Non si sta male qua.
Saluti
Anna Rosa

Anonimo ha detto...

Davvero non si balla più e questo è davvero un danno... A me piaceva molto e mi liberavo la mente ballando oltre che sciogliere il corpo... Sì era meglio pensarci prima, Ciao, Giulia

Anna Rosa Balducci ha detto...

Giulia.
Forse si fara' ancora, ma non si fa piu' 'all'aperto', questo è un sintomo.
Sintomo di spazi vitali che si restringono, nonche' di virus della malinconia che si diffonde.Ma mai dire mai. Saluti
Anna Rosa

Anonimo ha detto...

Le persone vanno a passeggiare nei centri commerciali. Il ballo presuppone la socialità, che oggi non c'è più.
Buona giornata
Fino

Anna Rosa Balducci ha detto...

FINO
Si', la storia degli esodi ai centri commerciali in cui vvere ha del'incredibile.Ne potrei raccontare tante.
Per esempio che ad una cert'ora del tardo pomeriggio,'gang' di ragazzini,carichi di gadgets simil -ideologico, si antepongono in pseudo-antagonismi al limite del rischio.Oppure di queste lunghissime sequele di famiglie del sud che se la spassano ad acquistare.
Eccetera.
Mi ricordo di enormi centri commerciali in Austria , con prezzi bassissimi e tutto 'tecno',venditori e acquirenti.Si salvava solo l'odore del pane.