domenica 13 gennaio 2008

PENTOLE, LIBRO,UN PO' DI ARTE OFFRESI




Devo comportarmi con questo mio ultimo libro come una venditrice di padelle triplo -inox, è l'unica maniera perche' qualcuno lo legga.
Pensarlo come un oggetto da piazzare sul mercato, a dispetto di tutto e tutti.
Rischio mitomania?Pazienza. Narcisismo?Non è un gran peccato. Tempo perso? Meglio qui che a gridare in classe:'Adesso non fatevi del male!'
E allora via.
Schede alla stampa locale, in ballo due presentazioni imminenti(a Bologna,nei locali di Giraldi Editore Via San felice 18, il 23 gennaio, a Rimini da organizzare,forse il 10 febbraio).
Lettere alle scuole-in fondo l'ho scritto pensando ai giovani-,lettere agli amici.Francobolli e buste.
-Senti, me lo trovi qualcuno che vuole dire due cose ?E qualcuno che legge un passo o due?..No, questo non so chi sia, non gli ho mai parlato...e questo mi pare cosi' lontano dal mio genere... e....-
Ma si dovra' far cosi', poi?
-Quanto ci rimetti, questa volta? -mi dicono allegramente a casa.
Enzo e Margherita avevano appeso ad una parete della cucina, vent'anni fa ,una striscia di Linus: in una notte buia e tempestosa lui usciva a spedire il manoscritto e poi... aspetta e aspetta, gli arrivava una lettera priva di riferimenti:'Gentile autore, per favore, non ci disturbi piu', la ringraziamo molto, ma evitiamo di comunicarle il nostro indirizzo, cari saluti'
E' cosi' che mi incoraggiano, a casa. Pero' sono dei gran signori, guardano a distanza e non mi hanno mai messo bastoni tra le ruote.
Solo mio fratello azzarda: -E questa volta, quanto ti hanno chiesto'?-
-Niente,gli rispondo, questa volta per la pubblicazione niente, mi hanno addirittura cercato loro,ma poi...-
-Ma poi?-
-Ma poi la situazione si è un po' sfaldata , la gestione editoriale non era cosi' robusta, ho dovuto provvedere al codice ISBN, e alle bandelle, e al critico bolognese, e...forse alle pizzette salate, perche',sai, quelli che vengono a sentire, dopo i turni in ospedale ,avranno una gran fame...-
-No!!!.
-Si'-
E che stress. Palpitazioni, un po' di ansia,doversi esporre,forse mi dovro' anche comperare un vestito nuovo.
Di sicuro avro' tra la 'claque' : gli amici di infanzia e due o tre vecchie ex-colleghe di mia mamma a Rimini; gli amici di Margherita-e già è un miracolo - e qualcuno di passaggio a Bologna. Un vecchio professore di greco e la libraia a Cesena.Un'amica di Venezia ha detto che vedra' cosa puo' fare.
Ma si fara' cosi', poi?
Non lo so, ma una cosa è certa:devo crederci.
E poi, ho gia' pronto un altro lavoro, e allora non resta che sfruttare anche il piu' flebile soffio di vento,inseguire l'attimo fuggente e andare. E ai posteri l'ardua sentenza.












3 commenti:

Anonimo ha detto...

wow un libro !?!?!?
Che emozione...
In bocca al lupo, di cuore.
Ah...come si faccia non lo so, ma goditi il momento, come ti viene.

Irene

Anna Rosa Balducci ha detto...

Dunque, questo è il mio terzo.
Si fa cosi':mandi la bozza ad un piccolo editore(i grandi ti cestinano- a meno che tu non scriva roba molto trendy-) e aspetti.In genere il piccolo editore ti propone di acquistare un certo numero di copie, per partecipare all'impresa. Questa volta Giraldi a me non ha chiesto niente all'inizio, ma 'in itinere' ho dovuto pagarmi il codice ISBN e le bandelle, cioe'quella parte di copertina che si piega.
Poi scatta l'avventura, che in genere è un fallimento, a meno che uno non non abbia supporti di qualche tipo-che io non ho-
Si fanno presentazioni, si cerca di non far morire l'opera.
Dopo tre anni si recita il 'de profundis',ma se c'è la passione, si riparte per un'altra avventura.
Il piu' è non iniziare,ma una volta iniziato, si tira diritto.
Salutoni.

Anonimo ha detto...

Beh il sogno si insegue...!
Ci proverò.
Tieni duro!