martedì 18 dicembre 2007

TI SOGNO CALIFORNIA


Era il titolo di una vecchia canzone,mi ricordo solo il ritornello, e me lo canticchio.
Tradotto , vuol dire:'Che bello poter essere felici!'
Il fatto è che a volte sono proprio stanca di questa specie di gabbia che sono le giornate, e di quel pochissimo di libertà che si pratica,di dire sempre 'signorsi' e di correre dietro a schemi imposti da altri,di vivere a spizzichi , di stare sull'attenti e di tutto questo arrancare.
A cinquantacinque anni, ohi, il tempo che rimane non è poi tantissimo, sperando di cavarsela in buona salute.E' tassativo usarlo bene, anzi al meglio.
Ho voglia di stare bene, lo confesso.
Sono stanca di fatica e di lagne, di sfascio endemico e di problemi,di libertà provvisoria e di spazi angusti.
OHHH! L'ho detta.
'I have a dream' ancora, lo confesso.
E fosse male di uno, quanti ne ho, ancora.
Sogno di ritrovarmi in convivialità allegre, come spesso mi è capitato, ma ancora meglio.
Di sentirmi vitale, nel gioco degli affetti.
Di star bene con i ragazzi,anzi, di prendere da loro energia e giovinezza.
Di alzarmi alla mattina e di mettermi a scrivere in pace ,andare al mare e poi sprofondare in casa per poi uscire quando mi pare.
Poter perdere tempo a chiacchierare con il postino e fare regali a destra e a manca senza parsimonia.
Di vedere spiragli di tempi nuovi,come questa bella cosa che vediamo oggi, sulla pena di morte.
Vorrei ritrovare tutti i vecchi amici e i parenti che mi sono rimasti, e potessimo metterci a raccontarcela,per farla in barba alla paura, al freddo del cuore, al tempo di crisi .
Perche' saremo dei sopravvissuti, ma nessuno ci impedisce di sognarla ancora, la nostra california.

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