domenica 12 dicembre 2010

LE CITTA' INVISIBILI/LEONIA


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Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede:fuori della citta',certo;ma ogni anno la citta' si espande, e gli immondezzai devono arretrare piu' lontano;l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano,si stratificano,si dispiegano su un perimetro piu' vasto.Aggiungi che piu' l'arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali,piu' la spazzatura migliora la sua sostanza,resiste al tempo,alle intemperie,a fermentazioni e combustioni.E' una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia,la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.
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( I.Calvino,da' Le città invisibili -Leonia')



A volte mi chiedo dove vada a finire anche tutto questo produrre parole.
Chi lo raccogliera' ,se Leonia è in grado di accatastare solo montagne di rifiuti.

venerdì 10 dicembre 2010

SE NE E 'ANDATO UN MAESTRO

Con queste parole i giovani allievi ,con il personale del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell'Ateneo di Bologna, hanno salutato il loro Direttore e Maestro, PASQUALE MONTAGNA, che se ne è andato all'eta' di 61 anni:
'l 'umanita' del medico';'l'intelligenza dello scienziato';'la gentilezza dell'amico' .

Dono prezioso per loro l'averlo incontrato,in particolare in questo Tempo balordo e difficile.

mercoledì 8 dicembre 2010

SOSPETTI,ovvero RIMINI CRIMINALE





Come ci si puo' appassionare alla storia dell'elezione del SINDACO-pur consapevoli dell'importanza della partita giocata-di una citta' come RIMINI dove a girare per le strade,a guardare le costruzioni,la gente,le strade e i negozi, a vivere il quotidiano difficile, si mantiene in un angolo di se' il SOSPETTO?
Si sospetta che la struttura,l'impalcatura reale di questa città sia un impasto di illecito,di arrangiamenti ,di manovrine a odor cementizio,di personaggi che ,riciclati e rivisitati, appartengono sempre allo stesso apparato.
Si sospetta che le sceneggiate siano di superficie,che la verita' corra sotto.
Si intravedono buona volonta' e intenzioni, senso critico di tanti,ma nessuno che possa rappresentarci,in diretta,senza soluzioni di continuita'.
Non è un blog la sede per approfondire pensieri analitici su questo e quello,ma quello che compare è una sceneggiata giocata da 'Avatar',in 3D,mentre la vita reale è altrove.
Frasi fatte e riproposte in schemi seminuovi,qualche giovane carico di problemi personali che vorrebbe giocarsi con onesta',forse per sfuggire a quelli .
Dove sono finiti giovani laureati,accessoriati di competenze,non piu' giovani intellettuali,donne che abbiano amministrato con onesta' per anni il 'particulare' di un'azienda o di una struttura pubblica che decidano di fare il salto di qualita'?Non ne vedo,sono scomparsi tutti.
Riminiladrona li ha allontanati,messi a silenzio,rinchiusi nelle case.

No,cosi' è difficile decidere, e anche solo porsi il quesito.

domenica 5 dicembre 2010

L'OCEANO DEGLI EDITORS


Non ci si capisce piu' un'acca.

Quando prendi in mano un buon libro,devi chiederti quanto 'editing' ci stia dietro e maturare un'abilita' immediata che ti aiuti ad oltrepassarne la cortina.
La buona narrativa non esiste piu',va scovata al di la' della cortina editoriale.
Editor si' o editor no?
A questo punto direi con chiarezza 'no'.
Anche se lo dico come quella volpe,che,non arrivando all'uva,la giudicava acerba.
Non arrivando al mondo degli 'editors' che contano,dico che non li vorrei mai,con le loro mani sulle mie -comunque siano-parole scritte.
Eppure so che dirlo equivale a tirarsi fuori del tutto da ogni possibilita' commerciale.
Pazienza.
Credo piuttosto che una 'rivisitazione' dei propri testi,giusta ai fini di una divulgazione popolare,andrebbe giocata in una rete di rapporti autorevoli,condivisi,che ti permettesse di metabolizzare le critiche in liberta'.
Ahi!
Il solito vizio dell'utopia.

venerdì 3 dicembre 2010

SPAZIO PUBBLICITARIO


Ritaglio in questo blog uno spazio pubblicitario per i miei quattro libri.
Gia' rifiuti non smaltibili?
Il guaio è che ho gia' un brogliaccio del prossimo.
Se nessuno mi ferma,rischio di pubblicarlo, prima o poi.
Sarebbe urgente capire se,cosi' facendo, ingrosso le fila delle signore di mezza eta' che si credono scrittrici, o se c'è un filone di verita' che vale la pena inseguire.
Speriamo non ai posteri,ma ai contemporanei l'ardua sentenza.
Beh,forse meno ardua di quanto si pensi.
-'La balena e altri racconti',Societa' Editrice Il Ponte Vecchio, Cesena,2002
-'Pupazzi,nonni e re e anche un tre',Societa' Editrice il Ponte Vecchio, Cesena, 2004
-'Pane a colazione',romanzo,Giraldi Editore,Bologna,2007
-'Girasole e altre storie',Societa' Editrice Il Ponte Vecchio, Cesena,2010

martedì 30 novembre 2010

CINESERIE


Per dirla con Bauman,sono uno sciame,piuttosto che un gruppo.
Da alcuni mesi occupano il gazebo di un parco e di lontano paiono un minuscolo ,compatto,pulsante insieme di giovani insetti.
Un gruppetto di adolescenti cinesi che è spuntato come un fungo ,dopo una notte di pioggia.
Quando uno si distacca e per un attimo,passando,ne incroci lo sguardo,ti accorgi subito che ti sfida.
Guarda diritto negli occhi e se si innescasse una lotta per quel piccolo lembo di territorio,poco piu' che due metri quadri di terra,lui vincerebbe sicuramente.
Il suo sciame fibrilla un attimo quando lui si allontana, ma è subito pronto a rimpiazzarlo,con un movimento repentino,a forbice.
La lingua è il cinese,non so quale dialetto.
Gli abiti sono un'accozzaglia di cianfrusaglie occidentali.
I cellulari tutti accesi,di ultimissima generazione,multifunzionali.
Qualche piercing.
A muso duro.

sabato 27 novembre 2010

DI COSA SI SCRIVE


Quante parole,parole e parole che girano.
Basti pensare ai talk-show,ma anche a riunioni di lavoro,in cui il trito delle parole si ripropone in una sua pseudo-rassicurante banalita'.
Dovrebbe essere istituita una multa per il reato di 'spreco/parole', magari fosse possibile.
Nella girandola generale il senso della parola,affievolito e spento,boccheggia.
Ci si focalizzi sul vocabolo 'amore'.
Mamma mia, che pandemonio,che sarabanda di immagini e di rumori di superficie.
E se ne sentono sempre di piu' grosse.
Ci si focalizzi sul vocabolo 'liberta'.
Viene fuori uno strano ibrido, un mostriciattolo.
E via discorrendo.
Forse i tempi nuovi partiranno da un alfabeto condiviso,ben riconosciuto.
Intanto,potrebbe essere divertente fare qualche piccolo esperimento.
Allora:
'mamma'/' tempo'/'cielo'/'terra'...
Eccetera,un bel gioco,insomma.
Come una caccia al tesoro che appassiona.
Oppure uno slalom tra montagne di rifiuti,attenti a non scivolare.