giovedì 30 luglio 2009

RAGNATELE RIMINESI/2,FAN DI MICHAEL JACKSON




Ci 'convivo' da sempre(cioe' li incontro,ci guardiamo,talvolta li saluto,ci 'riconosciamo' e ci rispettiamo)nelle diverse occasioni del giorno.
Sono i tanti piccoli ospiti di una delle case-famiglia laiche, di cui ometto indicazioni,nome e tutto, perche' ospita situazioni in necessita' di estrema discrezione.
'Figli della fortuna', come direbbero al sud.
Buttati via da storie inenarrabili,al momento accuditi da giovani operatori laici che con loro convivono;inseriti ,alcuni, nelle scuole dei dintorni.
E' un linguaggio muto,loro non ti chiedono niente,ostruiscono per lunghe ore un sottopasso ferroviario fronte un piccolo sentiero,ai due lati due campi da calcio,ti lasciano sempre passare,si fanno da parte ed esagerano la loro mimica interna.
Le bambine fanno le vamp con trucchi esagerati e borsettine di plastica e paiettes, i ragazzini hanno labbra pendule da boss,tutti sfumacchiano.
L' altro giorno due ballavano alla Michael Jackson e,passando con il mio cane,mi è scappato detto-Chi è il vero Miachael Jackson?.
La prima volta me l'hanno passata.
Tornando indietro ho ripetuta distrattamente la frase, come spesso si fa, svagatamente,pensando ai casi miei.
Uno di loro, a muso duro, non me l'ha perdonata-
-Vedi di non prendedere per il culo il mio idolo-mi ha detto, e non scherzava.
-D'accordo-gli ho risposto
Michael Jackson,bambino dolente,un riscatto mai raggiunto,merce avariata.
L'idolo assoluto del piccolo ospite di 'quella'casa.


mercoledì 29 luglio 2009

BUCHI NERI/AFGHANISTAN


Salubre è il contatto con gli storici di mestiere,occhi clinici sulla realta' degli uomini,impastata di carne,sogni e sangue .
Frequentazione consigliata prima,durante e dopo i pasti in ogni stagione.
Leggo Lucio Caracciolo,su 'La Repubblica 'di oggi:'La logica dell'irresponsabilità', sulla presenza italiana in Afghanistan.
Tremila giovani italiani stanno al momemto la' a morire e non si capisce il perche'.

''..oggi non c'è nesso fra la guerra in A. e sicurezza d'Europa o d'America.Se non fosse in senso negativo....
....come ci insegnano gli attentati di New York,Londra o Madrid,è qui da noi che bisogna anzitutto guardare.Fra cellule jhadiste e terroristi fai-da-te che prescindono dalla presunta centrale quaidista incistata nell'HinduKush(possibile che in quasi otto anni non l'abbiano scovata e annientata? possibile, se non esiste.)Semmai sono le guerre non finite e non vincibili,che per di piu' fingiamo di non combattre,ad eccitare i fanatici sanguinari ...'

Chi sono questi tremila giovani che se ne stanno la'?
Penso, di riflesso,alla scuola.
Alla percentuale dei bocciati,a chi girovaga e non sa dove andare,a chi non investe sul suo futuro.
Carne da macello.
Penso che le guerre si fanno solo per due motivi:smerciare giovani e smerciare armi.

martedì 28 luglio 2009

UN MATRIMONIO AMERICANO




Andrew Sean Greer(Washington,1970), 'La storia di un matrimonio'.
Letto nella edizione italiana di Adelphi.
Un libro difficile, appassionante e denso come una colata di lava che scivola sul lettore immergendolo in uno spaccato di vita americana attraverso la voce narrante della protagonista femminile,Pearlie Cook.
Nera,sposata ad un bellissimo ragazzo di colore nell'America-ma questo del colore si capira' 'in itinere'- del maccartismo,a ridosso della guerra di Corea :Holland, turbato da un 'male' e da un passato che si disvelera' passo passo, riga dopo riga,in un crescendo di inquietudini magmatiche.
La guerra.
Non ho esitazioni ad affermare che la guerra è la protagonista di questo libro, frantumata in mille particelle che si infilano come sabbia del deserto nei pori dei protagonisti, governandone le esistenze apparentemente ordinarie.
La caccia alle streghe-obiettori,comunisti, traditori, omosessuali-rimanda a quell'America puritana e inchiodata nel dover-essere-patriottico che richiama,di lontano,l'ossessione puritana di 'La lettera scarlatta 'di Hawthorne.
La scrittura:densa,giovane,ma sostenuta.Non puzza di eccesso di 'editing', il male oscuro di tutta la produzione cartacea.
Se dovessi collegarmi a due sistemi di scrittura che questo libro mi ha evocato, nominerei appunto questo ultimo e,di sbieco, il metodo dello ' stream of consciousness'(il flusso di coscienza ) di Joyce.
Pearlie non è Molly Bloom,è una ragazza anche sprovveduta, che afferra la sua vita per specchi
caleidoscopici che gliela disvelano,ma lascia come Molly andare il suo pensiero.
Alla fine rimane la distesa delle possibilità ;quello che poteva essere e l'accaduto si intrecciano in volute indistricabili,al limite del difficile discernimento.Il pasticcio del tempo contribuisce,nella personale'recherche'di Pearlie, a confondere il tutto.
pag.160:'....Abbiamo fatto un altro mezzo giro della pista.Il mio compagno ha cominciato a canticchiare ed ecco di nuovo quella sensazione-un raggio di sole stranito che cadeva sulle cose-'


lunedì 27 luglio 2009

RAGNATELE RIMINESI/una poesia di VINCENZO


In barba ai caporioni che hanno distrutto quanto hanno potuto,setacciato e nascosto,avanzando con arroganza,mi dispiace dirlo, ma questo tono è un moto di salute.
Alla loro faccia, come avrebbe detto qualcuno dei miei antenati.
Ragnatele sottili e delicate rimangono, in questa terra che è stanca di vederne troppe, le si chiudono gli occhi di noia,non è piu' capace di meraviglia.
Fili sottili e preziosi , di ricordi, di sentimenti, di nostalgie non dette,di possibilita' titubanti rimaste discrete, chiuse tra la riva e l'orizzonte,dove batte l'onda,eterna,vitale,canto di sirene che non sanno morire.
Qui di seguito una dedica d'amore di Vincenzo, poeta riminese ,ad un'amica di recente scomparsa.


'Figura d'amore


Per un attimo ho abitato nel tuo sogno:
era come danzare,rincorrersi in un campo
di mandorle,di viole con il vento
che ti scompiglia i capelli.
Per un istante ho bevuto nella tua anima:
era come sorseggiare l'acqua di una sorgente
che diventa fiume.
per un momento ho riposato nel tuo cuore:era come ascoltare ogni emozione
che diventa amore.
...Tu eri vento e fiume,
sole e pioggia,
giorno e notte.
..Tu eri tenera speranza
che palpita al chiarore dell'alba

Vincenzo Giorgetti, poeta riminese.

domenica 26 luglio 2009

SANTANNA,pensaci tu/2


E ci sono anche i papa'.
Per forza o per amore, ci sono.
Nel Regno Unito, terra di antichi pragmatismi e antiche tutele, l'hanno schiantata cosi':incertezze da paternita'? Di sfuggire alle responsabilità individuali neppure se ne parla.
E allora si parte con i test del DNA.
Il papa' naturale,in qualsivoglia condizione accomodato, deve provvedere civilmente .
La logistica non conta,bazzecole.
Cosi' un piccolo esercito di folletti apolidi,speriamo anafettivi quanto basta solo per sopravvivere, avanza nei multicomposti ,nuovi clan.
Lei, la zia,anzi le zie, due amiche,gli'amici 'delle amiche,il 'compagno' di un amico dell'amica,un babbo antico, che non guasta mai,magari seduto sul sofa' ad ore precise.
Fortunati,magari,questi folletti,forse assai piu' di quelli nati in quelle famiglie ingessate nella monotonia del dopo-cena a contare le sufficienze prese in matematica e i soldi i per le nuove nike,i minuti rubati allo sballo e i centimetri all'anoressia.

Proviamo a chiedere ad uno di questi nuovi papa' se sanno chi sia stato Mussolini.
Ti risponderanno di sicuro che era uno della 'fattoria 'o giu' di li'. Magari l'amico di Fabrizio(Corona),che con la storia della Belem il focherello dell'invidia l'ha acceso a tanti.
Che',quando la ....ehmm....virilità cade un po' giu'-antropologicamente,intendo,come generazione-ci si attacca a tutto.
Tutto quello che passa.
Cosa vuoi che sia il test del DNA?
Un pizzico, prima dell'aperitivo.

sabato 25 luglio 2009

SANTANNA,pensaci tu


Me ne intendo poco di agiografie popolari,so solo che Santa Lucia protegge gli occhi e Sant'Anna le gestanti e le madri in genere.
Allora, chiederei a questa Santanna di pensarci un poco lei,almeno domani,che' è il suo onomastico, a queste giovanissime mamme.
Ne ho presente alcune e le vedo in proiezione, come in quel serial televisivo poliziesco'Cold Case', invecchiate di quindici anni e con i ragazzetti che se sono sopravvissuti è perche' la specie deve andare avanti.
Santanna, pensacitu,almeno domani, che' è il tuo onomastico.
Altri che ci possano pensare non ne vedo, quindi tanto vale lanciare nel web una piccola litania assolutamente non blasfema, magari solo stralunata.
Per le giovanissime madri:dovrebbero intendere che quello che stanno avviando è una persona.
Ne vedo che esibiscono pancioni al settimo mese come se fossero a far da veline a Villa Certosa,e non sanno per nulla da 'nature',sanno solo da sfigate-tra i due stati c'è un limite estetico evidentissimo-,ne vedo che schizzano ai raduni musicali su gipponi strombazzanti,altre che riempiono interi cestoni da uno stipendio e mezzo con ciaffi inutili e costosissimi che nessun neonato usera' mai piu' di mezz'ora.
Per far toccare l'acqua ai bimbetti che sono sopravvissuti a 'tour' nei market, negli after-hours,nel vuoto delle chiacchiere,si attrezzano di armamentari che affogherebbero un delfino. Diciamola tutta:le giovanissime mamme,puerpere,neo-puerpere ,che vedo in giro al momento ,mi sono un po' antipatiche.

E se mi facessere scegliere,per assurdo, se essere loro figlia oppure orfana, opterei per la seconda.
Ma ,ne sono consapevole,con il beneficio della schizzatura para-senile.


mercoledì 22 luglio 2009

LA PORTA DI MAGDA




Magda Szabo',considerarta la piu' grande scrittrice ungherese del Novecento, non ha certo bisogno di una mia recensione del suo capolavoro,'La porta'.
Ma non so resistere alla tentazione di scriverne qualcosa,aggiungendo cosi' le mie due parole alle altre che su questo splendido testo corrono sul web.
Dove si legge di Emerenc,l'anziana collaboratrice domestica e del suo rapporto difficile e intenso con la signora,la scrittrice Magda.
La porta.
Quello che mi pare di aver intravisto in questo romanzo è il messaggio legato al simbolo della porta che si apre per spiragli,negando/offrendo la percezione dell'altro che vogliamo amare,che tentiamo di conoscere(in senso profondo), che ci sfugge.
Dell'altro afferriamo piccoli pertugi,sussurri al di la' del muro,piccole epifanie,mai l'intero.
Emerenc è il simulacro di una divinita' antica,quasi una dea.
Con la sua ramazza, con le sue uscite caratteriali e difficili, analfabeta,dotata di quell'intelligenza che penetra le apparenze, che interpreta fissando gli occhi in un piccolo punto,al di la' del muro .
E' colpita dalla Storia,che le cuce addosso situazioni, affetti e dolori,si proclama agnostica e comunica ad un'intera piccola collettività l'amore per il prossimo delle figure bibliche,tratta Viola, il cane, come un essere pensante;quando se ne va crea attorno a se' una piccola 'agape' fraterna,anarchica,ricca di fedi religiose diverse assolutamente innocue .
Romanzo a tratti leggermente allucinato ,per il modo con cui emergono gli oggetti,in una loro simbologia quasi feticistica,dolcissimo nel descrivere quanto inerme possa essere ,al di la' delle condizioni di cultura e sociologiche, un essere umano che realmente sbirci nello spiraglio dell'altro,dietro la sua porta semichiusa.

venerdì 17 luglio 2009

TUTELE,ovvero, ALLUCINAZIONI ACQUATICHE




Ho comperato una di quelle cuffie da bagno da zitella tedesca anni cinquanta,poco ci manca avesse le farfalle e i pappagallini di plastica attaccati.
Motivo:con questo arnese,almeno quando me ne vado a fare il mio bagno mi vedranno.
Puzza parecchio, di quell'odore di plasticaccia alla diossina,ma meglio di un colpo in testa sara' pur sempre.
Poi incontro loro.I 'Rambo' dell'Adriatico,cioe'la novita' della sicurezza/2009,i volonterosissimi poliziotti su moto d'acqua.
Roboanti,strombazzanti, ne' piu' ne' meno degli altri qualunque strombazzatori.

-Mi scusi,-azzardo,forte della mia cuffia da urlo-ma è sicuro di accorgersi di me,quando va?-
-Ma signora-fa lui,leggermente risentito-sono qui per tutelarla, non se ne accorge?-
-Ma,veramente...-faccio in un sussurro-mi ha un po' spaventata...
-Mi spiace darle questa sensazione-sono qui solo per proteggerla- incalza lui, e se ne va, a motore al minimo

Dunque,da chi mi deve tutelare, il signore in divisa,stivali,forse armato,con moto roboante,berretto e tutto il resto?
Ecco, si',forse è li' per tutelarmi da se stesso.
O forse è li' perche' io tuteli lui:cioe',se casca in acqua,conciato cosi', come fa a cavarsela?

giovedì 16 luglio 2009

CORAGGIO DI DONNA












Ci avviamo a concludere il primo decennio del terzo millennio e ancora lo stato planetario dei diritti civili è preistorico.
Nei paesi ad integralismo islamico le donne subiscono intimidazioni e violenze anche fisiche brutali per il solo fatto di avere indosso,sotto al velo, un paio di pantaloni.
Lapidazioni e segregazioni sono all'ordine del giorno,contraltare di questo nostro Occidente in cui l'immagine femminile è stata devastata ed eviscerata fino alle budella.
In Cecenia è stata uccisa Natalia Estemirova, erede di Anna Politkovskaja :aveva rivelato decine di sequestri ,di torture e di omicidi delle forze di polizia filosovietiche.
A casa nostra, la celebrazione annuale del Premio di giornalismo dedicato ad Ilaria Alpi non ci rassicura su quella morte inquietante.
L'elenco lungo di donne coraggiose che hanno dato la vita contro regimi,dittaure,mafie e poteri incappucciati è lungo.
Vorrei qui ricordare Annalena Tonelli, che se ne era andata come i veri eroi,in silenzio.




mercoledì 15 luglio 2009

EVASIONE FISCALE E PENSIONI ROSA


Sui pensionamenti rosa è gia' stato detto tutto:parametri europei,diritto delle donne a stare nel'mondo' il piu' possibile,necessita' di rivisitazione dei servizi materno-infantili,ecc..
Tutto vero, sono convinta che un buon lavoro,gratificante,sia meglio dell'esclusione.
Sono anche convinta che le donne siano state prese per i fondelli pressoche' sempre.
Intanto presupponendo un appiattimento di genere come 'rivoluzione' epocale.
Poi eliminando progressivamente dai luoghi di lavoro attitudini femminili peculiari,non ultime la leggerezza e la creatività., a favore di un monocorde pragmatismo ossessionato dal burocratese.
E ancora,esaltando i muscoli, in senso sempre piu' letterale,la capacità di resistenza,la tenuta di strada.
Le donne che nei luoghi di lavoro 'resistono' fanno attualmente pieta'.
Ingobbite e grigie,assomigliano ai peggiori dei loro colleghi maschi.

E,corollario inquieto:
mi è chiesto,in prospettiva,di dire 'gnorsi'-gnorno'-fino a settant'anni per permettere a quei signori evasori che piazzano i cabinati multimiliardari vicinio a casa mia di farsi un giretto ogni tanto ?
Perche', alla fine,quello che governa le nostre esistenze sono le voci di cassa,no?

martedì 14 luglio 2009

ANCHE QUESTO BLOG,ovvero CINQUE IN CONDOTTA




Anche questo blog.


Quello che ho capito di detto decreto è che prevederebbe sanzioni pecuniarie per mancate revisioni di eventuali 'errori' nei blog.
Figurarsi,con la fortuna che mi ritrovo...mettermi alla caccia di possibili errori,pensare a revisioni obbligatorie,temere sanzioni,un delirio.Sono riuscita a sfuggire al computo parossistico dei debiti/crediti scolastici,ci mancherebbe.
Al massimo mi becco un cinque in condotta come blogger.

lunedì 13 luglio 2009

L'UOMO SENZA QUALITA'




'L'uomo senza qualita''di Robert Musil è uno di quei mattoni del decadentismo europeo che ho letto con la testa e non con il cuore,me lo sono trascinato in giro almeno per due stagioni,se interrogata non saprei ripeterlo,me ne è rimasta un'impressione forte e vaga al tempo stesso.
E dire che con i matematici vado molto d'accordo, e il Nostro era un matematico d'eccezione.
Algebrico, algido,dotato di una scrittura fredda e consequenziale.
Dicevo,mi ricordo poco e niente,ma credo che il detto sia uno di quei libri che rimangano in circolo, una volta assunti.
Ti tornano in mente a spizzichi e bocconi,per particolari, per sintesi approssimate,ma riaffiorano.
A proposito del-presunto-ultimo stupratore seriale mi sono ricordata del personaggio di Moosbrugger che compare abbondantemente in 'L'uomo...'.
Personaggio-cult della societa' di massa,tanto reale quanto imprendibile,partorito/ucciso dall'opinione che,unico Golem del secolo ventesimo, stava iniziando la sua carriera in ascesa.
Non voglio dire cose che non mi competono.
Solo un pensiero,magari discutibile, anzi discutibilissimo.
Ho una fede ingenua e zampillante nel potere dell'intuizione.
Non credo che un delinquente seriale mio vicino di casa mi sfuggirebbe.
Magari altro,tanto altro, si'.
L'ho gia' detto in precedenza quale è il destino dei miopi imbranati e fantozziani.
Ma c'è una molla che scatta, anche a distanza, sulle persone,una voce profonda e intima che difficilmente sbaglia.
Tutto qui.

sabato 11 luglio 2009

DEBITI FORMATIVI


Cari 'no-global'planetari, mi dispiace per voi, ma vi beccate un bel debito formativo a settembre.
Dal famoso 'logo' di Naomi Klein, vostra guru d'eccellenza ,di strada non ne avete fatta molta.
Mi dispiace, perche' potrebbe essere nelle vostre giovani energie una indicazione del futuro.
Invece.
La solita recita dei soliti raduni appresso ai grandi della terra non fa vedere granche' di nuovo :striscioni raffazzonati,capelli al vento, un poco piu' brutti dei vecchi figli dei fiori, ma niente di piu'.Un poco piu' grigi,un poco piu' vecchi,questo si'.
Come se le economie globali avessero paura dei vostri quattro schiamazzi.
Passati attraverso il movimento della pace-e quello poteva essere ancora un segnale planetario-, vi siete accartocciati su voi stessi,avete studiato poco e consumato molti aperitivi.
Mi spiace, ma qualcuno avrebbe dovuto dirvi che la vita è un affare serissimo.
Chi di voi fa i conti con le regole dei sistemi,dei servizi,dei luoghi,è sicuramente cotto e condito.
Chi -e sono i piu'-ne è rimasto fuori ha sicuramente mamma e papa' alle spalle per il fine-mese.
Alternativo è bello, ma c'è un coraggio nella tenuta di strada che vi manca,c'è una serieta' dell'individuazione che non avrete mai, continuando cosi'.
Se le ali di una farfalla muovono i massicci e gli altopiani,quella farfalla è un silenzioso eroe di cui sicuramente non vi accorgete.

Comunque, auguri ugualmente.

venerdì 10 luglio 2009

CHE SENSAZIONE DI LEGGERA FOLLIA




Che sensazione di leggera follia questo G8 dell'Aquila.
Punto primo, mi ricordavo dell'Aquila pre-terremoto come di una cittadona arroccata e composta,attorno alla famosa fontana dalle dodici cannelle,vagamente periferica e dignitosa.
Sbrancata dalla tragedia e dal dolore del terremoto, proiettata cosi' violentemente sulle prime pagine della cronaca mondiale, costretta a far da scenario al glamour internazionale,mi pare una signora stuprata e indotta a prostituirsi per sopravvivere.
Del dolore, della ricostruzione, delle ferite da rimarginare ho un'altra idea.
Basata sulla discrezione e sulla serieta', magari sul ripensamento di sistemi tecnici,non sulla propaganda.
Punto secondo,capisco che la diplomazia abbia una sua sintassi,cosi' come i salotti mondani,i 'club privèè' , ogni circolo chiuso in un suo sistema.
Ma quell'estremista di Manzoni aveva gia' detto che lor signori si inchinarono, si 'giuntarono', si salameccarono e la carestia infieri' e la peste pure.
Eravamo nell'Italia del seicento,ma questo rimane il destino di ogni presenzialismo autoreferenziato.
Ora,è facile sciorinare belle intenzioni sul red carpet della vetrina internazionale.
Ma la realtà nel frattempo va avanti con lunghi elenchi di dati.
Se ne rendono conto anche i vecchi mitomani,gli antichi giustizialisti che portano il cane a passeggiare e si aggruppano nel parco per cambiare il mondo tutte le sere.
Lo rivoltano come un calzino vecchio, lo sistemano,lo ricuciono a meraviglia prima di cena,per farsi venire l'appetito per poi ritrovarselo al mattino dopo dove l'avevano lasciato.




mercoledì 8 luglio 2009

STORIE DI MARE




Tre miei testi ('Storie di mare', 'Mare bianco' e 'Venezia'),assemblati nel titolo 'Storie di mare' hanno vinto il secondo premio nella trentacinquesima edizione di 'Artemare' (http://www.artemare.it/). promosso dal Circolo Ufficiali della Marina Mercantile di Riposto (Catania).
Riporto qui di seguito un passo da 'Venezia':
'....Rimane il ritmo delle cose, qua sporche e popolari,la' levigate ed armoniche.
Venezia, sogno che fuggi con la luce del giorno,sogno di alleanze possibili,di idee che vanno per mare,di carovane che esplorano terre lontane e intriganti,di ori e di pegni d'amore,incastonati tra terra e cielo.
Venezia che appari, Venezia che scompari.
Come Atlantide,mangiata dagli abissi.
E si guarda l'orologio,è gia' ora di correre alla pratica usuale e doverosa delle cose.
L'oggi è questa cosa che rimane; fare,costruire,tenere la strada,dare il passaggio a chi si introduce all'improvviso,coprire di dignità lo spasmo contratto e sconnesso dei giorni.
Gli ori sono per il momento nel cassetto di famiglia,non sai quando potrai farli vedere ad un amico che ti sorrida.
............
e qua batte e ribatte l'onda,chiama la stagione giusta,non trova i segnali, li cerca,.
Batte e ribatte e crea contro le assi del molo una levigatura di muschi e licheni salati,incrostati di piccoli crostacei che friggono l'acqua.
.....perche' qua, nel giorno reale, l'amore è fatica,stenta a restare...... '

martedì 7 luglio 2009

SUSSURRI NELLA VECCHIA BOLOGNA


Persiane semichiuse sui vicoli della vecchia Bologna.
Colloqui aperti sui tetti che si rinfrescano appena dopo il giorno della calura.
Di madri e di figlie, di giovani amanti,di amici e di vecchi in canottiera e ciabatte che guardano giu',di studiosi che compilano enciclopedie tra la cucina e il salotto.
La radio e la tivu' cantilenano il passaggio della sera, i sussurri sono segreti ma passano tra i mattoni e fanno la linfa della citta' che pulsa di cuore,pentimenti e sogni.
Il tempo ha incrostao sui giardini tra le terrazze sentimenti di irriverente nobilta'.
E' piuttosto la città che pensa e non quella che consuma,anche se ,sotto, le mode si accavallano e triturano.

Le guide ,saccheggiando testi di storia, indicano al turista che Napoleone terzo affidando ad Haussman la ricostruzione di Parigi, volle che i grandi 'boulevards 'sostituissero i viottoli e gli anfratti cittadini dove avevano covato i germi della Rivoluzione,dei moti del milleottocentotrenta e quarantotto, responsabili della fine della monarchia di Luglio.
E' comprensibile quanto fastidio diano i sussurri furtivi a chi ama costruzioni roboanti.
Come farfalle,leggeri,sfuggono alla presa.
Se ne vanno.
Chissa' dove.
Chissa' dove.

giovedì 2 luglio 2009