giovedì 30 luglio 2009

RAGNATELE RIMINESI/2,FAN DI MICHAEL JACKSON




Ci 'convivo' da sempre(cioe' li incontro,ci guardiamo,talvolta li saluto,ci 'riconosciamo' e ci rispettiamo)nelle diverse occasioni del giorno.
Sono i tanti piccoli ospiti di una delle case-famiglia laiche, di cui ometto indicazioni,nome e tutto, perche' ospita situazioni in necessita' di estrema discrezione.
'Figli della fortuna', come direbbero al sud.
Buttati via da storie inenarrabili,al momento accuditi da giovani operatori laici che con loro convivono;inseriti ,alcuni, nelle scuole dei dintorni.
E' un linguaggio muto,loro non ti chiedono niente,ostruiscono per lunghe ore un sottopasso ferroviario fronte un piccolo sentiero,ai due lati due campi da calcio,ti lasciano sempre passare,si fanno da parte ed esagerano la loro mimica interna.
Le bambine fanno le vamp con trucchi esagerati e borsettine di plastica e paiettes, i ragazzini hanno labbra pendule da boss,tutti sfumacchiano.
L' altro giorno due ballavano alla Michael Jackson e,passando con il mio cane,mi è scappato detto-Chi è il vero Miachael Jackson?.
La prima volta me l'hanno passata.
Tornando indietro ho ripetuta distrattamente la frase, come spesso si fa, svagatamente,pensando ai casi miei.
Uno di loro, a muso duro, non me l'ha perdonata-
-Vedi di non prendedere per il culo il mio idolo-mi ha detto, e non scherzava.
-D'accordo-gli ho risposto
Michael Jackson,bambino dolente,un riscatto mai raggiunto,merce avariata.
L'idolo assoluto del piccolo ospite di 'quella'casa.


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