lunedì 13 luglio 2009

L'UOMO SENZA QUALITA'




'L'uomo senza qualita''di Robert Musil è uno di quei mattoni del decadentismo europeo che ho letto con la testa e non con il cuore,me lo sono trascinato in giro almeno per due stagioni,se interrogata non saprei ripeterlo,me ne è rimasta un'impressione forte e vaga al tempo stesso.
E dire che con i matematici vado molto d'accordo, e il Nostro era un matematico d'eccezione.
Algebrico, algido,dotato di una scrittura fredda e consequenziale.
Dicevo,mi ricordo poco e niente,ma credo che il detto sia uno di quei libri che rimangano in circolo, una volta assunti.
Ti tornano in mente a spizzichi e bocconi,per particolari, per sintesi approssimate,ma riaffiorano.
A proposito del-presunto-ultimo stupratore seriale mi sono ricordata del personaggio di Moosbrugger che compare abbondantemente in 'L'uomo...'.
Personaggio-cult della societa' di massa,tanto reale quanto imprendibile,partorito/ucciso dall'opinione che,unico Golem del secolo ventesimo, stava iniziando la sua carriera in ascesa.
Non voglio dire cose che non mi competono.
Solo un pensiero,magari discutibile, anzi discutibilissimo.
Ho una fede ingenua e zampillante nel potere dell'intuizione.
Non credo che un delinquente seriale mio vicino di casa mi sfuggirebbe.
Magari altro,tanto altro, si'.
L'ho gia' detto in precedenza quale è il destino dei miopi imbranati e fantozziani.
Ma c'è una molla che scatta, anche a distanza, sulle persone,una voce profonda e intima che difficilmente sbaglia.
Tutto qui.

Nessun commento: