martedì 2 dicembre 2008

TALENTI SPRECATI OVUNQUE


Che peccato tanta intelligenza buttata a mare, tanti talenti sprecati,nessuno che li raccolga,quando emergono è solo un caso,in genere marciscono e affievoliscono prima di essere utilizzati.
Ne vedo ogni giorno, l'intelligenza non abita nelle nostre città,nelle scuole, nei quartieri.
Menti relegate in casa,cuori illuminati costretti alle pantofole,giovani geniali dispersi ovunque, energie al vento.
Mi dispiace,mi dispiace molto che nei luoghi non entrino le genialità,quando ci sono, che i luoghi rimangano territorio di quattro cariatidi ammuffite,segnale di un tempo che fu.
I giovani devono entrare, devono contare, devono governare, i vecchi talentuosi devono essere presenti ed autorevoli con leggerezza.
Cosi' come la vedo,invece, è un ristagno, una risacca un po' puzzolente.
Il leviatano della burocrazia blocca ogni tentativo magari improvvido ma vitale di cambiare queste vecchie carte in tavola.
All'aria i panni sotto naftalina, i panni vanno usati tutti, fino all'ultimo.
Invece è una stenta.
Nei luoghi'protetti' i giovani arrancano non protetti, non hanno fiducia in se stessi, giocherellano.
I vecchi frustrati non molano l'osso, hanno paura della morte e digrignano i denti.
I vecchi illuminati sono fuori dai giochi e signorilmente si sono fatti da parte.
Il gioco è duro,forse non è mai stato cosi' duro.
L'onesto e retto conversar cittadino' ha si' lasciato il passo a 'superbe fole', che almeno delle belle fole avesssero il fascino.
Invece sono balle,sono piccole malattie di mediocri poveracci che si credono qualcuno, solo perche' hanno fatto il vuoto attorno.
Mandateli a spasso, a raccogliere cartacce nei parchi per imparare la generosità e fate spazio alla vita, che urge .