giovedì 12 giugno 2008

SICUREZZA


Ci hanno dato da intendere che eravamo insicuri perche' i rom stavano assediando le nostre case, gli immigrati le nostre coste, il meticciato del mondo le nostre eredità,gli islamici le nostre parrocchie,i poveri straccioni i nostri salotti buoni,le cattive dottrine la nostra etica familiare.
E invece l'ultima cronaca recita tragicamente ben altro.
Morti sul lavoro quasi ogni giorno, orrori in cliniche private del 'modello Lombardia', sfascio provocato dai figli di papa' dei licei cittadini, mortiammazzati sulle strade, colpevoli i giovinastri in gran parte di casa nostra al volante di costosissime auto,bullismo a go-go sfuggito di mano a genitori 'stupiti'.
La nostra salute violentata da veleni palesi e nascosti, creati a vantaggio del profitto e dell'arroganza di pochi.Contiamo gli amici che se ne vanno, prematuramente,perche' il loro corpo non ha retto.
E i bambini.
Bambini abbandonati da normalissime famiglie in giro nei carrelli dei market,bambini dimenticati da madri stressate e sole nella loro fatica,bambini colpiti da armi da fuoco di camorra a feste di compleanno,bambini abusati dal catechista o dal signore della porta accanto .
Per non parlare di mafia,quella vera,antico italico retaggio.
E di mafiette, quelle cosi' cosi',di chi tiene famiglia.
E di tutto quello che non sapremo mai .
I conti non tornano.
Ci sentiamo insicuri, si', ma per favore,chi puo' dir la sua a voce grossa perche' ha le carte in regola, si comperi un paio di occhiali giusti, regoli l'obiettivo o altrimenti taccia,che di balle ne abbiamo abbastanza