sabato 19 luglio 2008

AMICI MIEI


Duro il mestiere dell'autarchica,quasi impossibile.
Mi pare di aver detto l'acredine piu' grossa del mondo e la C.,amica d'infanzia, fa:- -Ma a chi credi di far paura?-
Mi pare di emulare la famosa, tremebonda Elsa Maxwell, la bruttona terrore dei salotti newyorkesi con i suoi elzeviri , e c'è sempre l'antica collega che mi sorride con calore,nel traffico cittadino.
Proclamo almeno tre volte al giorno la mia autoarchia e c'è sempre qualcuno al cancello che mi chiede se puo' fare un salutino.
Mi sembra di aver scritto le cose piu' terribili e antagoniste sull'ultimo numero del quotidiano locale e il giorno dopo un lontano parente esclama:-Ma brava, la mia poetessa!-
Difficile fare i solitari, e pensare che ormai sul tema ho maturato un pensiero forte.
Con tanto di dati identificativi, etnici e familiari e anamnesi individuale.
No,fare i cattivi è impossibile, c'è qualcosa che non va.
Perche' solo gli antipatici veri sanno di sincerità.

Del resto, nel gioco delle conoscenze /amicizie,mi combino a meraviglia con i portatori di caratteri opposti al mio.
Analitici, terragni,coriacei,antagonisti reali,scomodi.
E,pensando che al mondo siamo in tanti miliardi, questi che mi trovo sul cancello di casa non sono poi cosi' tanti.