
Ho evidenziato due modi di 'lettura' della storia, mentre sfogliavo vari articoli sulla questione di Gaza.
Una la riconduco ad un articolo di Adriano Sofri,'Le vittime che servono per dire basta'; l'altra ad un articolo di Lucio Caracciolo,.'Perche' la guerra di Gaza è una tragedia domestica' ,entrambi sul quotidiano 'La Repubblica'.
Cito .
Adriano Sofri:'..Io resto affezionato a Israele come a quella che potrebbe essere 'per un pelo' la miglior madrepatria di un cittadino della terra di oggi,cosi' come lo sarebbe stata l'Atene del V secolo-'per un pelo',la questione degli schiavi *.... diro' cosi' come è andato incupendo in questi giorni il mio stato d'animo..'
ancora:''C'è un argomento in favore di Israele.Israele fa tesoro della vita dei suoi figli.Guarda con orrore il fanatismo islamico che addestra i figli al suicidio e si inebria del loro martirio ....ma gli invasati non rendono un popolo correo del loro fanatismo..'
e ancora:'Israele sembra aver smesso da tempo di badare alle opinioni del mondo.E' vero che il mondo,quando gli ebrei andarono al macello,appaludi' o si volto' dall'altra parte.....'
la chiusa :'I carri armati dovranno decidere cosa fare quando si troveranno davanti una folla di bambini.Poi, comunque vada, dovranno chiedersi ancora una volta come tornare indietro...'
Lucio Caracciolo:'..nel giro di pochi anni fra Mediterraneo e Giordano gli Arabi saranno la maggiornaza...non esiste un campo palestinese unitario,ne' Israele ha interesse a che si formi,nella prospettiva demografica sopraindicata'
'La battaglia di Gaza è uno scontro indiretto fra Gerusalemme e Teheran.
..Le organizzazioni palestinesi, Hamas inclusa, sono delle mini-galassie in cui interessi particolari (spesso criminali)piccoli clan e bande di disperati si contendono le scarse risorse disponibili.Strette nella morsa di Israele.
Vista da Israele la guerra di Gaza non è dunque una crisi internazionale ma una partita domestica...
..la tragedia e' che nessuna delle parti in causa,nemmeno la piu' potente(Israele) puo' raggiungere i suoi obiettivi strategici .E nessuna è abbastanza forte e sicura di se' per accettare un compromesso con le altre.'
Sono due metodi di lettura della storia:l'uno(Sofri) visionario e 'religioso', con vocaboli come 'affezione','utopia', 'senno', 'creature';l'altro(Caracciolo) freddamente analitico, filologico, consequenziale.
Entrambi arrivano,sull'argomento',alla definizione di un via cieca,al momento priva di uscite di sicurezza.
*aggiungo anche per l'imperialismo,v.lo sterminio che la democratica Atene fece degli abitanti dell'isola di Melo.