martedì 4 novembre 2008

QUESTO QUATTRO NOVEMBRE


Questo Quattro Novembre 2008 è un giorno piovoso e grigio.
Della sua veste di giornata di festa delle Forze armate, ho alcuni dati di cronaca ordinaria:
che lo Stato italiano ha speso sei milioni di euro per commemorare l'esito della Prima Grande Guerra,non so esattamente come;
la parata militare in Piazza Cavour, a Rimini,questa mattina, ore undici e quindici
C. ,una amicia che per telefono, tra le altre cose, mi dice del discorso fatto dal Presidente Napolitano,bello.

Per il resto, quello che penso di milizie e guerre e armi è che il Novecento ne aveva segnato lo spartiacque metafisico:per la prima volta era stata possibile un'idea di storia costruita sulla definizione della pace.
Ricordo, con don Lorenzo Milani, che 'l'obbedienza non è una virtu'.

'......ci presentavano l'impero come una gloria della Patria!Avevo 13 anni.Mi par oggi.Saltavo di gioia per l'Impero. I nostri maestri s'erano dimenticati di dirci che gli etiopici erano migliori di noi.Che andavamo a bruciare le loro capanne con dentro le loro donne e i loro bambini mentre loro non ci avevano fatto nulla.
Quella scuola vile,consciamente o incosciamente,preparava gli orrori di tre anni dopo.Preparava milioni di soldati obbedienti.Obbedienti agli ordini di Mussolini.Anzi,per essere piu' precisi obbedienti agli ordini di Hitler.
Cinquanta milioni di morti.'


(Don Lorenzo Milani, da 'L'obbedienza non è piu' una virtu')