Povero Dante Alighieri,padre della nostra lingua madre,capofila di tutti noi,piccoli intellettualucci del burocratese,assai piu' di noi accessoriato-e spero che le ragioni siano note ai piu'-
Poveretto davvero,usato al momento nelle scuole che vedo -le piu' numerose-come un soldatucolo atto a mantenere un ordine qualunque.
-Quanto Dante hanno fatto in quella classe?-
La domanda suona piu' o meno come:
-Quanti sono riusciti a non andare a far c.al cesso e restare inchiodati al banco?
Benedetti Programmi.
Togli un etto e mezzo di D'Annunzio e mettici mezzo chilo di Ungaretti.
Dante per l'ordine di facciata.
Povero, povero Dante,lui che di pensieri ne aveva di forti, lui le cui parole andrebbero ascoltate non dico in religioso addirittura,ma almeno in un intelligente silenzio.
Invece,tra i banchi sovraffollati,nelle teste dei poveretti appesantiti ,impazza la bufera,l'ansia del fare,il miracolo della parola è morto e sepolto.
Per favore,salvate il soldato semplice Dante Alighieri.
Perche' qua anche la 'co.co.co' dell'impresa di pulizie si sta accorgendo che tutto è a posto,ma niente è in ordine.
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