mercoledì 17 novembre 2010

PARLARE CON I RAGAZZI


Parlare con i ragazzi è lezione di vita.
Decodifica luoghi comuni stantii ed improduttivi,illumina.
Mentre cortei che arrancano su vecchi sistemi antagonisti si diffondono per giuste ragioni nelle strade,se si incappa in qualche piccolo gruppetto-non importa se dentro o fuori le mura di scuola- e si chiede ragione del presente e del futuro, si accresce il proprio bagaglio di conoscenze.
Su queste conoscenze andrebbe giudicata una classe docente.
I ragazzi vogliono credere nel loro futuro.
Chiedono una scuola attrezzata a navigarvi.
Vogliono guardare negli occhi adulti in grado di reggere l'urto del tempo.
Non vogliono buttare via i loro linguaggi,ma-se orientati-sannno opportunamente navigare nei nuovi.
Sono in grado di riconoscere valori e sanno prendere giuste distanze.
Hanno sete di imparare.
Riconoscono oscuramente un analfabetismo storico pericoloso.
Vogliono produrre,progettare,aprirsi al mondo.
Quello a due passi da casa e quello che si raggiunge con l' areo o con il social- network.

Se si riesce a parlare con i ragazzi.

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