Meglio che la smetta di avventurarmi nell'economia globalizzata,quella dell'incertezza totale,altrimenti finisce che mi trovo in schieramenti di dubbia ispirazione.
Sara' bene che torni alla letteratura.
Ma l'ultima è questa.
Mi capita in mano, per caso, un cartone di un market dietro casa, vi leggo stampato,alla lettera:
'Filoncino siciliano-pane di semola di grano duro parzialmente cotto e surgelato.
Ingredienti:semola di grano duro,acqua,lievito,sale,sesamo.
Pezzi 45.
Prodotto per Lanterna alimentari,GENOVA ,via F.Semini,12 nello stabilimento di Priolo G.(SIRACUSA )'
Forse non ho capito bene.
Ma un pezzo di pane-alimento elementare,ecc...ecc..-viene prodotto a Siracusa,passa ad uno stabilimento di Genova per poi piombare a Rimini ?
Dev'essere uno di quei misteri simili a quello dei pomodori olandesi e cinesi.
Oppure anche il pane subisce la febbre 'on the road'.
Sta di fatto che la farina è li'.L'acqua-per ora -anche.
Poi ci accusano di tentazioni autarchiche.
2 commenti:
ciao,
difficile commentare l'episodio, senza scagliarsi a testa bassa contro la palese cretineria di far fare a del PANE il giro d'Italia per giungere a destinazione.
Mi irrita sommamente trovare l'acqua minerale francese (il triumvirato Perrier, Vittel ed Evian) in tutti i frigobar e molti supermercati in Asia. Come se in Asia l'acqua non ce l'avessero. Ma che ora - a prescindere il minore scandalo dell'acqua nostrana che viaggia in autostrada da nord a sud e viceversa - abbiamo anche il pane viaggiatore? Robe da matti.
Il pane, grazie al cielo, qui a Cuneo si compra dal forno a legna e lo si vede ancora fare dal fornaio infarinato. E l'acqua si beve dal rubinetto, che è buona e non sa di cloro. Magari fosse tutta l'Italia così...
Buona settimana (se così posso dire, sarà la più caotica dell'anno lì a Rimini), a presto,
HP
Homing pigeon
Per essere sicura di aver letto bene,ho poicontrollato detto cartone con una vicina di casa,era proprio cosi'.
Non so che dire,ma mipiacerebbe svelare l'arcano
Saluti e buon ferragosto
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