Che eserciti di giovani uomini normodotati di salute,fisicità e intelligenza stiano sul crinale di un'insicurezza affettiva tremenda,preferiscano'chattare' o trovarsi 'amici' in 'Facebook' piuttosto che andare a morose, passi.
Evidentemente mamma' ha combinato guai in tutto il sistema occidentale,non solo a casa nostra,evidentemente siamo al rigurgito di una pseudo-liberazione che è stata anche una dispersione di energie e un battere colpi a vuoto.
Che le-poche-giovani coppie con prole o no,galleggiando sui marosi del precariato-soprattutto mentale,ma non solo, ci mancherebbe- non si sposino e preferiscano una convivenza ad oltranza,magari giocata nei 'terminal' aereoportuali o nei bar a fare l'aperitivo piuttosto che dietro casa, passi.
Che,di contro, monti a dismisura l'ondata omosessuale,soprattutto maschile,contrabbandata da quelle tre lettere ,'gay',passi.
Quello che mi blocca è la parola 'matrimonio' applicata a detta ondata.
Ohi,vogliono sposarsi.
Non ci capisco un'acca.
Arrivo fino alla tutela legale di sistemi di convivenza diversi:tipo,due vedove che sullo stesso pianerottolo da anni, trovano una soluzione per prendere dalla collettivita',lecitamente, la dose di diritti maggiore possibile.
E' la parola 'matrimonio' che mi blocca.
Ma non stava internamente a quelle tre letttere, 'gay', la dimostrazione di una effervescenza fuori dalle righe?.
Evidentemente no.
Devono rientrare nelle righe,nei ranghi,nell'ordinario,quasi ad espiazione di una diversita' che,comunque si cianci, credo dolorosa.
Oppure ho capito poco e niente.
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