Quello che vedo in questi giorni a scuola mi da la misura della mia solitudine professionale.
Condivido quasi nulla delle parole e delle azioni concertate da fantomatiche riunioni assembleari che organizzano mobilitazioni contro un'altrettanto fantomatica 'Provincia',letta dai ragazzi come il nemico di turno.
Ci sono alcune ragioni valide,ma non sufficienti.
Poco pensiero,nulla dialettica,quattro parole d'ordine in croce appuntate su striscioni tristissimi,la difesa ad oltranza di un fortino vuoto.
Credo che dietro a tutto cio' ci stiano la frustrazione e le beghe di adulti che tutto sono fuorche' educatori.Nessuno mi interpella ,ma meglio cosi'.Tutte le volte che ho detto liberamente il mio pensiero,in questi ambienti immiseriti,mi sono trovata sul collo fiati cattivi,l'attimo dopo.
Potermene andare,quello si',sarebbe la meraviglia.
giovedì 23 maggio 2013
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