sabato 28 maggio 2011

TUTTO IL TEMPO DI UN BAMBINO


'Giovannino era stanco di stare sempre seduto sul sedile posteriore della macchina della mamma.
Il fatto è che lei lo caricava li',già al mattino,per accompagnarlo a scuola, e via,via,nel traffico denso,suoni di clacson,gas di scarico che entravano nei finestrini,rumori di motori e di marmitte,catalittiche o no.
La colazione gli andava ancora su e giu'per lo stomaco,il sonno lo teneva ancora prigioniero a metà,il mondo era ancora morbido e fluttuante e lui doveva starsene li' rigido come un bamboccio di pezza e latta,in quel gran pandemonio che c'era fuori, a fissare qualcosa al di là del finestrino.
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(da 'La lunga notte di Giovannino',nel mio 'Girasole e altre storie',Societa' Editrice Il Ponte Vecchio.
Per intero anche sul sito:www.loscrittoreinesistente.it)

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