Della Memoria si parla in questi giorni.
La memoria di Quel passato,ma anche la memoria di noi,di cio' che di noi rimarra',in questo tempo balzano.
Ci vorrebbe piu' comprensione,piu' consistenza,meno noiosa affabulata retorica,ripetitiva e quasi stanca.
Il discrimine della memoria costruisce un prima e un poi,è sostanza del nostro essere qui,a vivere i nostri giorni.
Non c'è futuro privo di memoria.
Un utilizzo della memoria ci dice che l'illusione della fine dei conflitti è dissolta,come nebbia al sole.
Le guerre continuano,straziano,incombono.
Di pace si parlava,otto anni fa,un'era geologica fa.
Dove è finito il cuore generoso,lo sventolare degli arcobaleni?
Rimane sui banchi di scuola il guscio vuoto di una crisalide,mai divenuta farfalla.
Spettri asfittici intimidiscono il cuore dei giovani,sterili come rami secchi.
Dove batte il cuore generoso?
Non qui,non ora.
martedì 25 gennaio 2011
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1 commento:
Ho eliminato tre commenti di un tale anonimo che aveva esordito con la mimesi di un saluto nazista.
Per lui su questo blog non c'è spazio,non perda tempo neppure a leggerlo,grazie.
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