Una lettera firmata-ben scritta- al CorriereRomagna di oggi racconta questa storia:lui,l'amico americano,campione di basket,la neo -moglie di quest'ultimo-il matrimonio celebrato a Rimini per elezione affettiva-decidono di visitare la mostra 'Parigi,gli anni meravigliosi' e altre chicche della citta'(v.il Tempio malatestiano,alias Duomo).
Ovunque,assente anche solo una sillaba di lingua inglese.
Il signore garbatamente espone le sue-e dell'amico-ragioni,mi sono stupita del tono educato e fine e ho pensato alle acidita' che nei suoi panni mi sarebbero venute a mente.
Riminileghista,territoriale e chiusa,quanti guai combina.
Capace di 'miracoli' sporadici che non ne scalfiscono l'impalcatura eterna.
Eternamente uguale.
Fatta da buzzurri che 'sono calati giu'',diceva mio babbo.
E sottintendeva'di pidocchi rifatti',ed erano gli anni sessanta.
Rifatti male,avrebbe aggiunto ora,in tempi di lifting,urbani e no.
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