venerdì 3 settembre 2010

LEZIONI AMERICANE 5/MOLTEPLICITA'




Il Commissario Ingravallo di 'Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana' apre la quinta ed ultima delle 'lezioni'.
Ingravallo che si interroga in quel raffinatissimo linguaggio-pasticcio che Gadda costrui' come farebbe un ingegnere raffinatissimo,nevrotico e un po' burlone con una scatola di mattoncini 'lego',un dopopranzo qualunque.
Ingravallo arriva a traghettarci nel cuore del 'gliuommero'attraverso la 'fabula' del giallo.
La realta',coacervo di fili che si intersecano,si aggrovigliano,si confondono arriva li',a quell'ombelico irrazionale e indistricabile.
Toccata una pagina della 'Recherche' proustiana come luogo ed archittetura di molteplicita',C.arriva ai due buffi 'single' flaubertiani:Buovard e Pecuchet.
Esilarante 'antienciclopedia',il testo a loro dedicato è in realta' un lungo elenco,pedissequo,forse noioso.I due 'single' piu' antierotici della letteratura prendono la realta' tutta per un enorme casellario di esperienze da catalogare.
Fallimentari su tutti i fronti,perdenti,naufragano tirando a fondo la ragione cartesiana e la 'grandeur' francese tutta.
Piu' buffi di Stanlio ed Olio, si infilano in una serie di 'gag',ma intanto ci conducono per mano in campi sconosciuti e contrapposti,che vanno dall 'agronomia alla geologia,dall'anatomia all'orticoltura.
Dell'altro autore nominato, Perec,taccio perche' non so chi sia.
Di fatto possiamo pero' dire che la realta' E' molteplice,aggrovigliata,spesso indistricabile.
Questo si',per chiudere l'Estate e la rispolverata data alle 'Lezioni'.


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