'Lezioni americane'di I.Calvino, procedo con il secondo.
La seconda 'lezione americana' di Calvino è dedicata alla Rapidita'.
'..in letteratura il tempo è una ricchezza di cui disporre con agio e distacco:non si tratta di arrivare prima ad un traguardo stabilito,al contrario l'economia di tempo è una buona cosa perche'piu' tempo risparmiamo,piu' tempo possiamo perdere.
La rapidita' dello stile e del pensiero vuol dire soprattutto agilità,mobilita',disinvoltura;tutte qualita' che s'accordano con una scrittura pronta alle divagazioni,a saltare da un argomento all'altro,a perdere il filo cento volte e a ritrovarlo dopo cento giravolte.'(p.45)
....'nella mia predilezione per l'avventura e la fiaba cercavo sempre l'equivalente d'una energia interiore,d'un movimento della mente...'(p.47)
-Mi piacerebbe capire se la scrittura nel web aiuta-se aiuta-questa sintesi,questo setaccio dei passaggi nella direzione della RAPIDITA' calviniana.
-Mi piacerebbe capire,per quanto mi riguarda,quanto nella comunicazione quotidiana è rapidita' e quanto è-crescente,a pelle-insofferenza.
Come direbbe Toto':'Siamo rapidi o ateriosclerotici?Rapidi o grandissimi egocentrici?'
Forse la risposta sta nella dimensione dell'EMPATIA,che puo' guidare la comunicazione del proprio percorso mentale,quand'anche esso risulti eccessivamente rapido per l'interlocutore.
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