RINGRAZIO
I giovani che mi hanno aiutato, ancora una volta,chiamati all'occasione,quasi sconosciuti alcuni,che erano li', presenti.
Con le parole e con le musiche, con i sogni e le competenze acquisite in studi universitari probabilmente inutili.
Sono indifesa davanti a loro e vorrei difenderli dai miei stessi sogni.
Insegnare loro che la vita ha due o tre linee inequivocabili che non poggiano sull'emozione di due parole e due note in un pomeriggio di un'estate bizzarra.
La vita è scornarsi con la fatica quotidiana e non mollare.
Tutti disoccupati, e ci tengo sempre a chiarirlo.
Spero non per molto, e spero che nella definizione di se'- che vedo traballante e lontana-qualcosa delle parole dei miei testi serva loro,anche solo come portafortuna.
Fortuna soprattutto negli affetti.
E qui-chiudendo su altre presentazioni che faro' in giro del mio ultimo libro-cito un passo dal racconto 'GIRASOLE' e lo dedico a loro, a loro soltanto
'.....
Alla fine della melodia,qualcosa si agitava contro la chiglia di una barca:era il Nettunino,fuggito dalla vaschetta,mentre nessunopensava a lui,libero,felice di poter scorazzare per le acque anche senza orientamento e senza branco.
Non aveva resistito.Al sentore che la storia di Girasole e Fiordipane potesse essere finita bene,voleva gustarsi almeno un po' di scena ed era sbucato a far capolino.
Ancora piccolo,ma curioso e vivacissimo e veramente partecipe anche lui.
-Bene,adesso ho veramente finito e ho anche molto sonno,e vi saluto,ragazzi miei..
Ci credereste?
Il vecchio bibliotecario ci ha accompagnati lentamente all'uscita della vecchia biblioteca e ci ha indicata la strada per tornare,come fosse stato un uscere qualunque.
A noi è rimasto il desiderio che la storia di Girasole e Fiordipane continui bene,per tanto tempo ancora,anzi diciamo proprio per sempre,e continuiamo anche a raccontarla a chiunque ci capiti a tiro.'
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