lunedì 9 novembre 2009

NOI CHE


Noi che siamo abituati a pesare i pensieri, e quando ci scappano affrettati ci stiamo su del tempo a cercare di correggerli,innanzitutto nella nostra coscienza,

noi che se abbiamo la sensazione di aver fatto uno sgarbo ad un vicino di coda al supermercato torniamo indietro e gli chiediamo scusa,

noi che se c'è un foglio di carta straccia in un corridoio ci chiniamo a raccoglierlo, pensando che quel corridoio è di tutti,

viviamo tempi difficili, troppo difficili.

Il tamarro imperversa, deborda, si fa strada,campeggia.
Lunghe sequele di esempi noiosi da raccontare confortano questa affermazione.
Potremmo fondare un club, oppure allenarci in discrezione alla parola giusta.

Beato chi ne ha un indizio se pur debole e auguri a tutti di tempi migliori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

O tempora o mores, dicevano i latini. E oggi ripetiamo che viviamo in tempo di barbarie. Forse che l'uomo non riesce a costruirsi un abito mentale di rispetto, di vicinanza , di pacifica conviverva con il simile?
Noi che... e nel tuo elenco compaio anch'io.
Narda