mercoledì 12 agosto 2009

TERMINAL




Dove ho visto ragazzi (apparentemente) realmente felici è solo ai 'terminal' degli aereoporti.
Li ' si' che sembrava azzeccato il punto di collocazione di una generazione (e piu') .
Niente di stabile o stanziale, l'attimo fuggente, la prospettiva immaginifica del dominio del mondo intero,pulizia di intenti, corsie programmate e socialità garantita nei luoghi preposti.
Una specie di enormi cliniche contro gli affanni del futuro,aria libera dagli intasamenti dei rapporti e dai residui irrisolti degli stessi.
'Terminal'.
Potrebbe essere il logo di una generazione, che è gia' stanca di affrontare eredita' irrisolte dei padri ancora prima di cominciare.
Loro, i vecchi marpioni, se ne stanno giu' a terra attaccati a quelle due o tre bazzecole:faide politiche interne, tagli di precari a botte di migliaia, cene e pranzi di gala.
Qualche vecchio marpione si fa vedere in mutande mentre annaspa in qualche caletta del mediterraneo per omologarsi ai 'target' giovanili.
E loro via, ai check-in,pronti a fuggire.
Duvunque, purche' si fugga, e domani(l'indomani fatidico del rientro) sara' un altro giorno,basta non pensarlo.

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