martedì 22 gennaio 2008

AMICI CANI







Lasciatemi pensare i miei amici cani, amici dolcissimi e fedeli, intelligenti e malinconici.
Ci vedono, ci guardano, ci sentono,hanno bisogno di noi e ci subiscono.
Ci accompagnano nella nostra vita con ostinata fedelta' , tollerano i nostri errori e le nostre fissazioni, ci interrogano muti ma non interferiscono.Hanno una dignità religiosa nel dolore, logiche di relazione limpide, dove l'aggressività è un dato ineliminabile di natura, che ci ricorda la sua eco ferina .
La loro gioia è sincera.
Stanno bene con i bambini e con i vecchi, spesso risolvono solitudini e sono per sempre.
Peccato che la loro esistenza è cosi' breve, troppo breve, e anche qui loro sono migliori di noi, ci ricordano che la vita passa, che solo la tenerezza rimane.
Chissa' se c'è da qualche parte un paradiso dei cani.
Dove possano scodinzolare festosi, correre e ruzzolarsi sull'erba, e poi stare accanto all'amato padrone, a venerarlo in silenzio, aspettando.
Ma cosa aspettano, i cani?
Aspettano e basta.
Hanno dentro la nostalgia del creato,quella malinconia che fa essere insufficienti tutte le cose,quello struggimento per cui ogni soffio di vita anela a qualcosa che lo completi.
Loro si accucciano e meditano ,su questo gran quesito dell'universo.
Poi, con un senso perfetto della relatività, si levano di scatto, e cambiano direzione ai pensieri, se arriva un buon odore, o lo scricchiolare seducente di un biscotto.

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